Per andare d’accordo bisogna essere d’accordo

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Per andare d’accordo bisogna essere d’accordo

“Vi affido, cari sposi, allo Spirito Santo, a quello Spirito con il quale é collegata l’origine della creazione, l’origine della redenzione e l’origine del vostro stesso matrimonio in Cristo e nella Chiesa; allo spirito che é all’origine della coniugalità  e della famiglia, allo Spirito che é il vertice della possibilità  del realizzarsi del matrimonio e della famiglia” (Giovanni Paolo II)

Convento Santa Maria, 5-6 giugno 2004.
Ma ci si può veramente rovinare un week-end, una fine settimana a coppie, moglie e marito, in compagnia dei frati? Quanti potrebbero pensarla così? Eppure chi l’ha mai provato? E dunque come si può giudicare negativamente questa proposta superlativa? Al contrario ci si dovrebbe porre una domanda di fondo che ai giorni nostri sembra non toccare più di tanto troppe coppie: che cos’è il matrimonio?
Per qualcuno si tratta di una celebrazione che richiede un grande sforzo per raggiungere il massimo sfarzo: l’estetica, il vestito, i fiori. Per altri ciò comprende valori della natura umana, quelli che ci giungono direttamente dalla mano di Dio e che auspichiamo ci accompagnino durante la nostra esistenza volta all’amore nei confronti della moglie o del marito. Consentite di introdurvi alle tematiche centrali delle due giornate.

Per raggiungere la pienezza del rapporto matrimoniale è estremamente importante il dialogo. Questo può essere di varia natura: verbale, gestuale, sessuale o silenzioso. Ognuno di questi è importante per condividere a fondo la vita di coppia, per vivere con gioia il vero amore in Cristo; bisogna portare all’interno del matrimonio la giusta dose di fantasia per sostenere il realismo della nostra esistenza; l’impegno profuso per il mantenimento di quel ‘sì’ pronunciato davanti all’altare, l’intimità riservata al compagno o alla compagna, e la passione vicendevole che ci si dedica. Tutto ciò non può sfuggire alla moglie o al marito se sono capaci di comunicare tra loro sinceramente e scoprire così l’amore completo. Se al contrario si dà peso solo a una o due di queste componenti si rischia di avere un rapporto basato su romanticismo o simpatia o amicizia e niente più, oppure si tralascia l’atmosfera necessaria e si propone unicamente un amore di facciata o un’infatuazione.

Ovviamente i rischi esistono e per evitarli o “curarli” è necessario saperli riconoscere. Spesso si riscontrano problemi nelle coppie: perché all’interno delle stesse uno dei due a una bassa stima di sé e soffre di un senso di inferiorità; perché esiste un livello di aggressività eccessivo; perché qualcuno cerca sempre di nascondere i problemi e aggira i conflitti; perché altri tentano continuamente di giustificarsi senza avere il coraggio di mettere a nudo i propri sentimenti; perché qualcuno apprezza l’esibizionismo e si aspetta una ricerca esagerata di attenzione; perché ci si preoccupa unicamente di una gratificazione sessuale; o infine perché si assimila una dipendenza affettiva, in modo da non poter più vivere senza di lui/lei.

Il contenuto della due giorni è stringato all’osso, e tuttavia pretende di aprire uno spiraglio di riflessione tra ogni coppia. Fra Massimo e Fra Luca si sono dimostrati due personaggi simpatici e comici e al contempo precisi e chiari comunicando i messaggi che volevano portarci non tramite inutili giri di parole ma giungendo al nocciolo delle questioni nella maniera più diretta. Insomma si è trattato di un corso matrimoniale che potrebbe fungere ampiamente da catechesi pre-matrimoniale. Una fine settimana molto raccomandabile per ogni coppia che si vuole davvero bene.

Da queste righe giunga un grazie particolare a tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita della manifestazione, in particolare a Iris Crameri-Murbach, promotrice primaria di questa splendida occasione d’incontro e di colloquio.

L’incaricato stampa:

Redatto da Luca Crameri – Micheletti – luca.crameri@dedalo.ch