La Strada

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La Strada

Il Teatro Grischun ed il Circo Lollypop portano l’11 settembre 2004 l’opera
d’arte di Fellini “La strada” nel tendone da circo a Campocologno (Val Poschiavo).

20 anni di Teatro Grischun – 10 anni del Circo per bambini Lollypop

Il rinomato Teatro Grischun, una troupe composta da attori professionisti e
dilettanti, festeggia quest’anno i 20 anni. “La strada” è dopo “Il servitore di due padroni” e “Jürg Jenatsch” l’ultima produzione teatrale nel programma del giubileo.
Il circo svizzero per bambini Lollypop festeggia nel 2004 i 10 anni. Offre ai
bambini e agli adolescenti la possibilità di realizzare una rappresentazione secondo i loro desideri, le loro idee e la loro fantasia.
La squadra del circo, sotto la direzione di Karola Rühs e Hans-Peter Dörig, è stata
completata durante la tournée estiva da adolescenti che hanno partecipato da bambini al Lollypop, da giovani che fanno un tirocinio, o da persone che hanno la voglia o il piacere di lavorare con bambini nel circo.

col progetto “Katharina Knie” nell’estate del 1998, i due gruppi hanno deciso di unire di nuovo le loro forze, le loro idee e i loro talenti durante l’estate 2004 nel progetto “La strada”, per divertire il pubblico in modo avvincente e professionale.

Renato Delnon nel personaggio di Zampanò, Viola Barreca in quello di Gelsomina, sua accompagnatrice, Myriam Kohler come puttana, padrona o suora e Yuriko Caluori come matto sono i protagonisti della produzione teatrale tanto sentimentale quanto sensibile. Anita Hächler – Brun agisce da clown.
Il circo Lollypop fa la parte del “Circo Giraffa” con Karola Rühs, Hans-Peter Dörig, Fabio Botta, Dominik Locher, Sheila Bucher, Sidonia Clopath e Simon Kramer.

“La strada”, secondo film di Federico Fellini – come teatro ambulante

Sono poche le figure che riescono a raggiungere il fascino dei protagonisti del film “La strada”: l’artista e vagabondo Zampanò e la sua accompagnatrice Gelsomina. Eccezionali ed irripetibili. Fellini parlando del suo film, l’ha definito cosí: “…è un film sulla solitudine, ed anche che ci può stare una via d’uscita dalla solitudine, stringendo legami profondi… L’uomo e la donna tra i quali esiste un tale legame forse non hanno niente in comune, ma sono ugualmente uniti nel fondo dell’anima…”
Il capolavoro felliniano può servire per una rappresentazione teatrale o è troppo alta l’esigenza nel voler rendere visibile in un teatro le finezze registrate dalla cinepresa?

Il nostro vuol essere un tentativo. La risposta ce la darà il pubblico.

  • Campocologno, Scuole, 20:30
  • Prezzi d’ingresso: adulti 20.-, bambini 10.-, famiglie 50.-

Leggi pure l’500 di Monica Paganini.

Redatto da La Redazione – redazione@ilbernina.ch