Odette, apprendista sarta, lavora allo stand
Glocalizzazione: dal locale al globale e viceversa
Al primo piano dell’ex Ginnasio Menghini, fra la stüa antica foderata di legno, che espone tappeti orientali, e le Cucine Andreoletti, in uno spazio condiviso con un’azienda che offre telefoni cellulari ed elettronica di intrattenimento, e un’altra che presenta prodotti grafici e multimediali, troviamo la Sartoria artigianale Gianoli: una presenza del tutto particolare.
Oltre al titolare Francesco affiancato da sua moglie Josette, incontriamo la giovanissima apprendista sarta per uomo Odette Crameri.
“Francesco”, gli hanno detto degli amici, “tu sei un sarto; presenta la tua sartoria all’ESPO, il tuo lavoro quotidiano!”
“Ghev reson, ghi respondü, e insci i fait.”
Così la Sartoria Gianoli ha trasferito una parte di essa all’interno dell’ESPO con l’intento di mostrare cosa significhi agl’inizi del terzo millennio, al cospetto di un mondo globalizzato e supertecnologico, continuare a lavorare con ago, ditale e filo, per confezionare abiti su misura di alta qualità, e con ciò valorizzare una pura attività manuale.
Redatto da Danilo Nussio – nussio@ecomunicare.ch