10’000 franchi per due progetti di sviluppo in Ecuador e Cile
In occasione dei festeggiamenti dello scorso giugno per il centenario di Rätia Energie alcuni collaboratori della ditta hanno gestito un bar, il cui ricavato va oggi a sostenere due progetti di sviluppo:
- in Ecuador;
- in Cile.
Per i promotori del Sun&Beach-Bar era chiaro sin dall’inizio: l’incasso della serata sarebbe stato devoluto a favore di progetti di sviluppo legati in qualche modo alla Valposchiavo, sede principale di Rätia Energie. Durante la serata dedicata alla festa popolare il bar ha raccolto la somma di 5’000 franchi. La direzione di Rätia Energie ha deciso di raddoppiare l’importo e di versarlo a favore di due progetti ben specifici
- a Esmeraldas (Ecuador);
- a Talca (Chile).
Don Antonio Crameri, giovane missionario poschiavino, lavora in una delle 11 parrocchie della cittadina costiera di Esmeraldas, in Ecuador.
Grazie a donazioni e ad aiuti esterni Padre Antonio sostiene gli studi di molti bambini poveri e viene incontro alle necessità primarie delle famiglie meno fortunate. In collaborazione con due collaboratori della comunità parrocchiale, provvede anche all’assistenza sanitaria di base, soprattutto per i più poveri.
Con i 5’000 franchi di Rätia Energie egli intende dare una nuova dimora ad una madre sola con sette bambini. Don Antonio l’aiuterà a finanziare una nuova dimora ed a sorvegliarne la costruzione.
Gli altri 5’000 franchi invece saranno investiti nel villaggio per bambini «Las Mariposas» che si trova in Cile, nalla Valle Central nei pressi di Talca e che viene gestito dall’istituzione «Corporación Hope for Children Chile». I 18 bambini, d’età compresa fra 1 e 18 anni, sono aiutati anche dall’omonima associazione svizzera «Hope for Children Schweiz». Sylvia Schnyder, la presidentessa, è da 20 anni che presta il suo impegno per il Cile e ritiene che questa sia veramente la forma di aiuto più efficace. Alcune famiglie della Valposchiavo sostengono infatti già da tempo l’iniziativa.
Luigi Zala, collaboratore di Rätia Energie, si è potuto fare direttamente in loco un’idea delle condizioni locali e dell’istituzione convincendosi della veridicità del progetto. I 5’000 franchi donati saranno usati direttamente per realizzare una casa per i giochi: una semplice costruzione in legno nella quale i bambini, sotto sorveglianza, potranno disegnare, dipingere, fare lavori manuali e quindi imparare nuovamente a giocare e che tornerà particolarmente utile durante i ventosi e umidi mesi invernali.
Redatto da La Redazione – redazione@ilbernina.ch