Per le nostre e future generazioni

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Per le nostre e future generazioni

La situazione economica comunale permette la realizzazione degli impianti, l’Ospedale San Sisto é finanziato al più tardi entro il 2006, la gestione delle infrastrutture é regolata, i due impianti separati sono stati voluti dalla Giunta e dal CC, la viabilità  rispetta gli obiettivi del CC, i terreni sono di fatto già  stati sottratti all’agricoltura quando il popolo ha approvato la revisione della pianificazione locale inserendoli in zona per impianti pubblici.

di Luca Crameri, incaricato stampa TIS

Innanzitutto mi premia congratularmi con chi ha espresso pubblicamente i propri dubbi in merito alla votazione sugli impianti sportivi e per il tempo libero, non limitandosi a divulgare chiacchiere da tavola rotonda. Ne “Il Grigione Italiano” della settimana scorsa sono infatti apparsi alcuni articoli che esternavano reticenza nei confronti di alcuni punti che, direttamente o indirettamente, riguardavano la votazione di domenica 5 giugno. Da queste righe ritengo doveroso, a nome del TIS, rispondere e tentare di delucidare quanto più possibile le loro richieste, soprattutto poiché gli stessi autori degli articoli dichiarano espressamente di essere a favore dello sport e di conseguenza di impianti per il tempo libero.
Breve premessa: chi ha partecipato alla serata di domenica 29 maggio u.s. al centro culturale Rio ha potuto assistere ad un momento informativo chiaro e inoltre ha avuto l’opportunità di chiedere chiarimenti sugli ultimi punti rimasti in sospeso.

Gli articoli di giovedì scorso: una prima osservazione riguarda la validità legale della votazione. Premetto che ho poca conoscenza in merito – anche se alla serata di domenica è stata confermata la correttezza legale dell’unità di materia e quindi del procedimento – tuttavia mi rendo conto dei costi che provoca un ricorso di questo tipo. E allora nasce spontanea la domanda se sia più utile versare un cospicuo importo a degli uffici legali o se non sia meglio investirli per un progresso in seno al nostro Comune e, più direttamente, alla popolazione della Valle.

Per quanto riguarda i costi degli impianti gli architetti Andrea Vassella e Mario Angelo Tempini hanno spiegato in dettaglio i singoli progetti e, dalla tavola rotonda seguente, non è stata rivolta loro praticamente nessuna domanda. Ciò conferma la correttezza dei progetti e dei costi proposti dagli architetti.

La questione del terzo campo di calcio è stata toccata in più di una circostanza, anche se è comprensibile che chi non è molto a contatto con l’ambiente possa coltivare ancora qualche dubbio in merito. Per non rovinare il manto erboso di un campo di calcio non si dovrebbe sfruttarlo per più di 20 ore a settimana. Al momento i due impianti (Cortini e Casai) vengono occupati per ca. 35 ore settimanali ognuno, aumentando così di gran lunga i costi di gestione. Se si parte dal presupposto cha la VPC conta 5 squadre di allievi, 2 di adulti e 1 di seniori, e che ognuna svolge più allenamenti e partite settimanalmente, ci si rende conto che la richiesta non vuole che corrispondere alle esigenze odierne dell’associazione. Ricordiamo inoltre che i campetti polisportivi non servono alla società VPC, bensì che sono spazi che permettono a tutti i bambini delle frazioni di muoversi e praticare sport in tranquillità, nonché di essere sfruttati per uso scolastico. A scanso di equivoci, è opportuno sottolineare il fatto che il campo dei Casai è stato ristrutturato prima della fusione delle due società calcistiche ACP e USB.

Per ciò che concerne l’andamento demografico ci auguriamo davvero di cuore che chi scrive, nonostante le nascite siano in numero minore rispetto agli anni addietro, intenda comunque offrire qualcosa ai giovani di oggigiorno. In caso contrario questa argomentazione sosterrebbe la volontà di centralizzare tutto quanto e dimenticare le zone periferiche: combattiamo tutti insieme contro questa tendenza.

Per quanto riguarda la scarsità di terreno agricolo non è votando “no” domenica prossima che si salva quel terreno. Le zone Pradei e Le Prese sono infatti riservate ad “impianti pubblici” e quindi sono destinate ad altre attività rispetto all’agricoltura. Costruendo un campo di calcio, se non altro, la zona rimane verde. Mantenendo aperta la zona per altri impianti pubblici, si potrebbero avere delle brutte sorprese in futuro.

Si sostiene che le società sportive comunali non godono di una parità di trattamento: qui si tratta di un tipico argomento che tende a generare malumori – ma se non lo fosse preghiamo di delucidare chi di dovere in merito, ma non in una campagna riguardante delle votazioni. Evitiamo, come scriveva qualcuno la settimana scorsa, “di arrampicarci sugli specchi” e suscitare inutili discussioni e “cattivo sangue”.

Chissà poi perché le ragazze non possano giocare a calcio, a disco su ghiaccio, destreggiarsi nel pattinaggio artistico, incontrare i propri compagni e sostenerli nelle varie attività fisiche?

La viabilità? Da una parte si sostiene che non è risolta, dall’altra si vorrebbe che la pista di ghiaccio venisse realizzata sullo spazio attuale, creando quindi un problema di parcheggi. Ribadiamo: a Le Prese non ci sono assolutamente problemi, perciò non causiamone. Per quanto concerne i Pradei saranno disponibili una ventina di parcheggi per i diretti interessati, mentre per il pubblico si usufruirà dei parcheggi della Ca da Cumün, della Ferrovia Retica, della Coop e, dopo la realizzazione della passerella tra il quartiere Li Acqui e la via cantonale poco a sud del Garage Bernina – passerella che verrà realizzata anche in caso di un esito negativo della votazione, dei Cortini.

Per ciò che concerne il tasso d’imposta, la copertura dei costi dell’Ospedale San Sisto e la presunta enorme dimensione degli impianti previsti rimando all’intervista al Podestà di Poschiavo, signor Tino Zanetti, che appare su questo stesso giornale.
Per concludere invito in particolare tutti i genitori, i nonni e coloro che sono a diretto contatto con i giovani, a riflettere sull’importanza di infrastrutture che offrono a figli e nipoti delle opportunità dove passare in modo salubre il proprio tempo libero e che nel contempo permettono a chi li attende a casa di trascorrere dei momenti di serenità sapendo dove si trovano i ragazzi e come investono i propri intervalli per svagarsi.

Per la popolazione di tutta la Valle, una zona periferica che per sopravvivere deve sapersi arrangiare se desidera mantenere il suo status di oasi di salute e di attività sportive, l’offerta di una pista di ghiaccio, l’opportunità di praticare il calcio e la possibilità di divenire membri della società esploratori non possono che riflettere i desideri di una parte considerevole dei nostri giovani.

Per tutti questi motivi, e quelli economici indiretti – turisti, squadre che pianificano il proprio campo di allenamento in Valle -, sulla scheda di voto della prossima fine settimana non può che apparire un convinto per l’avvenire della Valle, delle nostre e future generazioni.

Redatto da Luca Crameri – Micheletti – luca.crameri@dedalo.ch