Istantanee di vita quotidiana

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Istantanee di vita quotidiana

Il panorama editoriale della Val Poschiavo si é arricchito di un ulteriore tassello: é recentemente stato pubblicato, dalla Tipografia Isepponi, un libro che raccoglie i testi scritti da Dino Beti di Panìsc nel corso degli ultimi 11 anni.

Un collage: questa era l’intenzione dell’autore e questo è riuscito a concretizzare. Un collage di lettere, racconti, ricordi, riflessioni, considerazioni e fotografie di un Pusc’ciavin in Bulgia il cui legame con le proprie origini e la propria terra non si è mai affievolito. E nemmeno l’attaccamento più che convinto alla propria lingua madre: il pusc’ciavin.

In un dialetto parlato, attuale, infatti, sono scritti i suoi testi. Senza alcuna pretesa di perfezione, ma soltanto con il piacere di potersi esprimere nella lingua della propria infanzia e il desiderio di contribuire a conservare e tramandare una delle ricchezze culturali della nostra valle.

Accanto a ciò, Dino Beti (di Panìsc, appunto, come lui stesso ci tiene a precisare, ossia de La Rasiga e non dell’Annunziata o di S. Carlo, come altre famiglie omonime) ha ideato e realizzato questo volume per vedere raccolti tutti insieme i suoi numerosi scritti prodotti in tanti anni, conferirgli una forma durevole e proporli ai suoi conterranei quali pillole di lettura che facciano loro, di tanto in tanto, una piacevole compagnia.

”Letari da Noiòrk e altri scrit in pusc’ciavin, la lingua da nosa Val” non è il primo libro di Dino Beti: negli oltre 30 anni in cui ha lavorato a Berna per la Direzione della Cooperazione allo sviluppo del Dipartimento federale degli Affari esteri, e più precisamente nel periodo in cui era capo del Servizio di informazioni dello stesso, aveva già scritto qualche volume. In particolare delle pubblicazioni divulgative in merito ad alcune nazioni coinvolte nei progetti di aiuto allo sviluppo portati avanti, appunto, dal Dipartimento degli Affari esteri.

Quest’ultimo libro invece raccoglie, in una prima parte, alcuni articoli scritti di recente per la stampa locale e che toccano svariati temi: ricordi d’infanzia, politica valligiana, faccende di paese, identità linguistica… Considerazioni che hanno il merito di far riflettere e magari anche discutere su tematiche di interesse comune.

E poi Dino Beti ripropone, naturalmente in pusc’ciavin, tutte le sue lettere scritte da New York, dove ha lavorato per 6 anni – sempre su incarico del Dipartimento degli Affari esteri – quale referente per questioni di sviluppo alla Missione dell’Osservatore svizzero presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Su esplicita richiesta dell’allora redattore del Fagot, la rivista dei Pusc’ciavin in Bulgia, Marcello Luminati, fra il 1994 e il 2001 Beti inviava regolarmente in Svizzera – per la rubrica “Letari da Noiòrk”, appunto – i suoi contributi. Dal loro insieme emerge uno spezzone di vita quotidiana, privata e professionale, di un nostro conterraneo a cui il destino ha riservato un percorso originale.


Il libro “Letari da Noiòrk e altri scrit in pusc’ciavin, la lingua da nosa Val 1995-2005” é in vendita presso:

  • Libreria L’idea, Poschiavo
  • Posta, Poschiavo
  • Latteria, Poschiavo
  • stone art, Poschiavo
  • Caseificio, S.Carlo
  • Negozio Visavis, S.Carlo
  • Negozio Sertori, Le Prese

Redatto da Alessandra Jochum-Siccardi – jochum.siccardi@sunrise.ch