Poschiavo Unita: Costituito il movimento politico
Alla presenza di una dozzina di interessati, si é tenuta venerdì scorso presso la Bierhalle di Poschiavo l’assemblea costitutiva del nuovo movimento politico Poschiavo Unita.
Molti gli interessati assenti , scusati per altri impegni.
I due Consiglieri di Giunta comunale Arkus Raselli e Nicola Passini hanno assunto l’incarico di condurre la serata, analogamente a quanto era già avvenuto nell’assemblea informativa del 12 novembre (vedi IL BERNINA: https://www.ilbernina.ch/article.php3?id_article=1960.
Prima di iniziare i lavori assembleari i due ‘coordinatori’ evidenziano la concomitanza con altri e numerosi appuntamenti, attività che a molti interessati precludono la partecipazione a questa serata.
Arkus Raselli ricorda che il movimento vuole essere una coalizione di persone indipendenti che permetta tuttavia di operare a livello politico secondo chiari obiettivi, seguendo un programma che favorisca una politica dal basso, che permetta il dialogo fra la gente e nelle frazioni. Si intende evitare il partitismo, perché tutto sommato la nostra società, almeno a livello locale, a questo non crede più. Vi è l’intenzione di aprire la politica del futuro ai giovani concittadini: tavole rotonde, luoghi d’incontro, reali e virtuali, grazie alle tecnologie della comunicazione, dovranno favorire il dialogo e il sano dibattito.
Nicola Passini e Arkus Raselli hanno lasciato Insieme per Poschiavo (IPP) proprio perché entrambi hanno constatato l’assenza di una chiara pianificazione e la mancanza di visioni concrete verso il futuro.
Un partecipante evidenzia quanto sia difficile scorgere grosse differenze con quello che era, almeno all’inizio, l’IPP. Un altro sostiene il discorso di fondo degli iniziatori, perché il movimento in divenire cerca di impostare una filosofia nuova e diversa. Buona è giudicata l’idea di incontrare la gente.
L’approvazione dello statuto, una società semplice di cooperazione politica secondo l’art. 530 e seguenti, desta discussione e dubbi. Molti punti non sembrano infatti essere sufficientemente chiari. I convenuti approvano infine lo statuto ‘in forma provvisoria’ e incaricano il comitato eletto, a sua volta provvisoriamente, di voler approfondire con cura i vari articoli che devono regolare con precisione l’operato del movimento Poschiavo Unita.
Fanno parte del comitato, che si costituisce da sé, Nicola Passini, Sergio Gurini, Arkus Raselli e Alberto Crameri.
Commento
Non è sicuramente facile dare avvio ad un nuovo movimento politico quando le prime riunioni devono reggere la concorrenza di una partita di calcio della Nazionale svizzera (il 12 novembre), oppure della conferenza del Consigliere di Stato Claudio Lardi sulla qualità dell’aria in Valposchiavo (9 dicembre). E forse i due iniziatori hanno pagato troppo e immeritato pegno. Rimane infatti il dubbio se gli assenti scusati abbiano anteposto il calcio prima, e l’ecologia poi, oppure se abbiano preferito ‘stare alla finestra a guardare’ prima di uscire allo scoperto per far parte di una nuova compagine politica, una nuova squadra che andrà giocoforza ad incontrarsi, ed a scontrarsi, con i due schieramenti già in campo, l’IPP e il PDC.
Non abbiamo capito la forma giuridica scelta e proposta. Se leggiamo gli articoli 530 e seguenti del Codice delle obbligazioni (vedi: https://www.admin.ch/ch/i/rs/220/a530.html, non riusciamo a seguire, da inesperti in materia, gli intenti relativi l’organizzazione del nuovo raggruppamento politico, che vede nella ‘società semplice” la soluzione migliore: Chi sono i soci? Esiste un’assemblea dei consociati? Come avviene l’approvazione dei nuovi membri? Chi regola le finanze? Ma soprattutto, quanto è coerente la forma giuridica proposta con lo scopo e la filosofia che Poschiavo Unita vuole perseguire?
Occorre infine chiedersi se il comitato, intanto composto da quattro persone, sia stato scelto con la necessaria strategia: non sono rappresentate le donne, mancano i liberi professionisti, non si scorgono i giovani.
Vogliamo credere e sperare che l’abbrivio non condizioni troppo questa fase iniziale del nuovo movimento, perché una cosa è certa: qualsiasi iniziativa tesa ad una maggior partecipazione dei cittadini alla causa pubblica va salutata con benevolenza e ottimismo.
Redatto da Danilo Nussio – nussio@ecomunicare.ch