Gran Consiglio: sessione di dicembre
Decisamente, quella di dicembre del nostro Gran Consiglio é stata una sessione pre-natalizia. Babbo Natale parlamentare ha infatti dato prova di generosità ed ha portato regali quasi a tutti. Gli unici a ricevere carbone sono stati i Comuni, quelli di ridotte dimensioni (demografiche) in particolare. Vediamo allora di ”scartare” qualcuno dei regali.
Preventivo 2006
Il primo regalo è il preventivo 2006, accolto praticamente all’unanimità, tutti ben contenti di poter chiudere i conti con un bell’attivo di oltre 45 milioni. Sostanzialmente poche le correzioni e le discussioni. Il Legislativo non si è nemmeno messo a spendere e spandere trovandosi una bella cuccagna. Insomma, la coerenza sembra aver dominato anche questa volta, tanto più che all’orizzonte ci sono gli sgravi fiscali per i quali si vuole avere un po’ di… ”fieno in cascina” per non ritrovarsi poi più tardi a piedi nudi perché ci si è comportati come la famosa cicala della fiaba. Questo comportamento del Gran Consiglio ha però scontentato alcuni rappresentanti dei Comuni i quali chiedevano che una parte dei soldi provenienti dalla vendita dell’oro in esubero della Banca nazionale (20 dei 436 milioni) venisse destinata alla Cassa pensione dei dipendenti comunali. La maggioranza del Gran Consiglio non ha voluto saperne: i milioni sono così stati spesi per la Cassa pensione cantonale, per ripagare debiti stradali e ammortizzare varie altre pendenze in circolazione. Per i conti del Cantone ciò significa nei prossimi quattro anni risparmiare in media circa 25 milioni ogni anno, che non dovranno più venir spesi per interessi passivi e ammortamenti.
Porta Alpina
Altro regalo che il Cantone ha ricevuto è il credito per la Porta Alpina. Proprio come i bambini che attendono di vedere l’uomo con la slitta, i deputati hanno atteso impazienti la decisione che doveva arrivare da Berna. E quando il Consiglio nazionale ha detto sì, liberando di fatto i milioni della Confederazione, nella sala del Parlamento è scoppiato un applauso caloroso e decisamente liberatorio. All’unanimità è poi stato approvato il credito cantonale di 20 milioni. Poche le voci che hanno espresso qualche interrogativo, voci che però si sono poi unite al coro dei sostenitori. A mettere in guardia di non farsi prendere da un eccessivo entusiasmo ci ha pensato il Consigliere di Stato Stefan Engler, ricordando che c’è ancora molto da fare. Il prossimo appuntamento è per il 12 febbraio 2006 quando saremo chiamati, come cittadini grigionesi, ad esprimerci in votazione popolare sul credito di 20 milioni…
Diritto di nomina
Un dono}} inaspettato se lo sono ritrovati nella calza i socialisti, che si sono visti riconoscere il diritto di avere, di regola, un loro rappresentante fra quelli nominati dal Gran Consiglio. È stato infatti deciso che nella “distribuzione” degli incarichi politici bisogna tener conto della forza dei gruppi. Per avere un presidente del Gran Consiglio il PS non dovrà più dover contare solo sulla buona volontà degli altri Partiti, ma soprattutto sono state aperte le porte del consiglio d’amministrazione della Banca Cantonale ai socialisti che negli ultimi anni avevano tentato inutilmente, con una candidatura femminile, di entrare nella stanza dei bottoni della finanza e dell’economia.
Comuni e Regioni
All’inizio dicevamo che c’è stato chi ha ricevuto del carbone. Sono i Comuni che si vedranno ridurre i contributi del conguaglio intercomunale e riceveranno meno anche per gli investimenti, soprattutto quelli di piccola entità, per spingerli a collaborare maggiormente con i vicini, rispettivamente ad aggregarsi tra loro. Una fusione che potrebbe anche venir imposta se un Comune si opponesse all’unione tanto da bloccare un progetto ben più vasto e maggioritario in un’intera Regione.
E a proposito di Regioni, segnaliamo che il Gran Consiglio non ha voluto inserire nella legge un articolo che obblighi all’elezione popolare tutti i rappresentanti delle Organizzazioni regionali e non solo il presidente. Ciò significa che le Regioni potranno decidere autonomamente se far eleggere a suffragio universale solo il presidente o anche i membri del comitato.
Su concessione de ”La Voce delle Valli”.
Redatto da Marco Tognola – stampa@rezzonico.ch