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Leggere questo romanzo é stato facile: capitoli brevi ritmano la lettura che procede veloce.

Il Rio delle Amazzoni, nel suo inevitabile scorrere, consegna un mattino in una riva sperduta, una zattera, sopra: un pianoforte bianco, accanto: un pianista nero che suona da Dio.

Per chi, leggendo queste poche righe, avesse un sentimento di dèjà -vu, aggiungerò tre cose:

  • Novecento di Baricco
  • Il vecchio che leggeva romanzi d’amore di Sepulveda
  • Fizcarraldo, splendido film del regista Kinski

C’é un po’ di tutto questo nel romanzo di Fermine, anche se il richiamo é impalpabile come un profumo, e non c’é plagio.

Solo sensazioni, … un regalo.

Redatto da Serena Bonetti – serena.b@bluewin.ch