La parola ai docenti
I docenti delle scuole elementari, di attività tessili e economia domestica, della scuola dell’infanzia, di sostegno pedagogico e di religione, si sono trovati martedì 7 marzo a discutere del programma di base Scuola grigione 2010.
Dopo una prima presentazione, avvenuta a Poschiavo il 30 gennaio, gli insegnanti hanno discusso punto per punto quanto proposto dal programma.
Da tale ritrovo nasce l’idea di intervistare i colleghi per chiedere un’opinione esperta in materia di scuola.
1. Come vede un’eventuale introduzione dell’insegnamento della lingua inglese già a partire dalla 1ª classe elementare?
Devo premettere che le teorie parlano in favore all’introduzione “precoce” delle lingue, sostenute però da una buona padronanza della lingua madre. Nella nostra Valle il dialetto è molto radicato e ciò mette la lingua italiana ad un secondo posto. Introdurre, a partire dalla prima classe, la lingua inglese mi sembra un’opportunità per i ragazzi “facilitati”, ma un grosso peso per coloro cui il sistema scolastico non è confidenziale. Personalmente sono dell’avviso che conviene investire dapprima in una buona conoscenza della lingua madre e delle attività creative.
L’apprendimento dell’inglese in fase “precoce” potrebbe rimanere un’offerta opzionale.
2. L’insegnamento della lingua tedesca anticipata alla 3ª classe e l’introduzione della lingua inglese in 5ª classe dal punto di vista dello scolaro sarà positivo o sarà un sovraccarico di materia?
L’anticipo di un anno dell’ apprendimento della lingua del vicino e per noi del pane, la posso anche condividere a dipendenza degli obiettivi che si vogliono raggiungere. L’introduzione di una seconda lingua nelle scuole elementare porta ad un sistema scolastico ancor più basato sull’abilità linguistica-mentale degli scolari a scapito delle attività pratiche-manuali-creative.
3. Il conseguimento di certificati internazionali è motivante sia per l’allievo che per l’insegnante o potrebbe far nascere frustrazioni?
In una scuola popolare dell’obbligo penso che i certificati siano una cosa relativa. Non dimentichiamo che la famiglia, la società e la scuola hanno il compito di educare le giovani generazioni non solo nel sapere ma anche e soprattutto nei valori di vita.
4. Quali sono i punti positivi del progetto “Integrazione” per gli scolari della classe di riferimento?
Il sistema scolastico attuale contempla l’integrazione e questo lo possiamo vivere nella nostra scuola. Quanto ambisce raggiungere il progetto mi è poco chiaro se non la creazione di posti di lavoro qualificati per forze specialistiche ausiliarie.
5. Ci sono lezioni che verrebbero trascurate dal ridimensionamento della tavola delle lezioni?
Se partiamo dal presupposto che i comandi partono dall’intelletto e in gran parte vengono eseguiti dalle mani non possiamo essere consenzienti nel “sacrificare” ulteriori lezioni manuali-creative.
Leggi l’2259 sul Programma di base Scuola grigione 2010.
Redatto da Claudia Lardi – claudia.lardi@bluewin.ch