Abbiamo respinto il futuro
Il popolo sovrano non ha accettato il nuovo statuto della Regione Valposchiavo (RVP), messo in votazione questo fine settimana, sancendo così uno status quo, anche criticato, con la conseguenza che lo stesso rimarrà per intanto di diritto privato.
La maggioranza popolare a Poschiavo, con 368 voti a favore e 450 contrari, ha optato per il rifiuto del nuovo statuto. La maggioranza dei votanti quindi ha ritenuto opportuno attendere ancora prima di dare questa necessaria spinta alla nostra regione, spinta che avrebbe dovuto portare buoni frutti negli anni a venire.
Brusio ha accettato lo statuto con 2/3 dei votanti.
Il responso negativo lascia una grossa delusione nei ranghi PDC. Il rifiuto pone ora la regione davanti a dei grattacapi non indifferenti. Le elezioni regionali previste nel corso del mese di maggio cadono. I relatori della RVP con statuto di diritto privato, continueranno il loro lavoro come finora senza modifiche.
Ma per affrontare la situazione e restare in consonanza con i termini prescritti dal Cantone, quali sono le opzioni?
. Rivedere a breve termine eventuali punti dolenti dello statuto con l’incognita di una nuova e mancata approvazione se ripresentato al popolo.
. Lasciare ad ogni Comune la possibilità di risolvere singolarmente gli impegni regionali. Opzione che il Cantone non accetterà.
. Aggregarsi ad una regione più grande come l’Engadina, come già auspicato inizialmente. In questo contesto saremo dominati dal fratello più grande.
Solo uno scarso terzo della popolazione si è recato a Poschiavo alle urne. Il risultato della votazione dimostra che la volontà di operare e cooperare, per raggiungere quegli obiettivi necessari alla promozione dell’economia regionale, è ancora in fase di sviluppo.
Il PDC intende seguire con occhio vigile lo sviluppo regionale e intervenire con consiglio o sostegno qualora si renda necessario.
Per il comitato PDC
Redatto da Mario Costa – mario.costa@bluewin.ch