La parola ai docenti: Franco Compagnoni
Franco Compagnoni, insegnante di sostegno pedagogico nelle scuole della Valle di Poschiavo, ha risposto alle domande riguardo il Programma di base Scuola grigione 2010.
Il programma di base Scuola grigione 2010 parla di “Integrazione”. Attualmente gli scolari che fluiscono del sostegno pedagogico fanno parte di una classe ridotta integrata (CRI), ci può spiegare la situazione attuale e i cambiamenti previsti dalle nuove misure?
Attualmente gli scolari della CRI frequentano dalle quattro alle nove lezioni settimanali con un insegnante di CRI parallelamente ai loro compagni in un’aula separata. Di regola le materie impartite sono: matematica, italiano e, nelle classi superiori, pure il tedesco. Terminate le lezioni, gli scolari rientrano nella loro classe di riferimento.
I cambiamenti previsti incideranno maggiormente sulle classi ridotte a sé stanti (maggioranza nel nostro Cantone) e sulle classi ortopedagogiche. Poschiavo può vantare una situazione avanguardistica, in quanto già da anni (prima CRI nel Cantone) la classe ridotta è integrata nelle classi di riferimento.
Scuola grigione 2010 prevede l’integrazione totale degli allievi con difficoltà di apprendimento (scuola ortopedagogica, classi ridotte, classi ridotte integrate).
Gli insegnanti specializzati seguiranno gli scolari nella loro classe di riferimento assieme al maestro titolare. Questa nuova situazione necessiterà naturalmente di un’adeguata preparazione di tutti i docenti coinvolti, tramite corsi di aggiornamento.
Come vede l’impatto delle due lingue straniere nelle scuole elementari per i bambini della classe ridotta integrata?
Parecchi scolari della CRI hanno difficoltà nell’apprendere la lingua madre. L’attuale insegnamento del tedesco a partire dalla quarta elementare è generalmente molto problematico; immaginiamoci come potrebbe essere la situazione con l’introduzione di una seconda lingua straniera come l’inglese.
Singoli scolari della CRI, a seconda delle loro capacità, dovrebbero poter usufruire di un insegnamento individualizzato e in certi casi dovranno essere dispensati nell’una, nell’altra o addirittura in ambedue le lingue straniere.
Una diminuzione delle attività creative potrebbe essere vista come ulteriormente penalizzante per un bambino che già nei rami linguistico-cognitivi trova difficoltà?
Le attività creative sono di estrema importanza per gli allievi della CRI in quanto essi, alla fine dell’obbligo scolastico, eserciteranno una professione artigianale. Una diminuzione di queste attività creative sarebbe penalizzante.
Le attività manuali servono anche a un equilibrato sviluppo cognitivo.
La possibilità di conseguire certificati nazionali e internazionali per facilitare l’equiparazione del livello d’apprendimento sarà una ulteriore motivazione per tutti gli allievi?
Conseguire certificati nazionali ed internazionali può essere vantaggioso per scolari con buone capacità cognitive. Gli scolari della CRI, a mio modo di vedere, non ne trarranno alcun profitto.
In linea generale, quali sono i punti positivi e quali i punti negativi più evidenti del programma pensando agli scolari della CRI?
Non sono in grado di dare un giudizio approfondito su questo punto, in quanto il programma è stato presentato in modo superficiale, senza entrare in dettaglio. Sicuramente è positivo il fatto che tutti gli allievi del Cantone con difficoltà di apprendimento saranno integrati totalmente nelle classi di riferimento. Un ulteriore vantaggio potrebbe essere la frequentazione della prima elementare in due anni. Nello stesso tempo però, negli ultimi anni di scuola (scuola superiore), potrebbero sentirsi a disagio con i compagni più giovani di loro sugli stessi banchi.
Redatto da Claudia Lardi – claudia.lardi@bluewin.ch