Per non lasciar correre le voci, deformando la realtà
Il 10 agosto, il Grigione e Il Bernina hanno pubblicato il comunicato del Consiglio comunale riguardo allo «sviluppo della zona turistica di LePrese» (ossia progetto Albergo LePrese+). Chi ha valorosamente persistito nel leggerlo completamente, verso la fine vi avrà forse scovato {una (1) informazione d’interesse per i cittadini: {«Non è prevista l’utilizzazione del nuovo strumento del piano d’area.»}} Ciò avrà come conseguenza che gli aventi diritto di voto avranno la possibilità di esprimere il loro parere alle urne! A parte questo, il Consiglio comunale ha optato per dirci che non vuol dirci niente d’utile su questa potenzialmente fantastica opportunità per il futuro della nostra Valle. La procedura d’approccio che il Consiglio comunale si diletta a descrivere per filo e per segno su mezza pagina del giornale è di certo la minore delle preoccupazioni della gente di Le Prese come del Comune.
Come allora non meravigliarsi che le voci che corrono già fin dalla primavera non si siano spente con la pubblicazione di questo comunicato e che, al contrario, si siano ancora amplificate, continuando a deformare la realtà! Se il Podestà – che le voci dicono vantarsi di conoscere il progetto sulla punta delle dita e di dominare in solitaria tutti gli elementi del dossier… – si ostina sul tenere l’informazione sotto chiave, potrebbe disgraziatamente aver ragione quell’ottimo conoscitore del Comune che si dice pessimista sul futuro del progetto a causa di quest’attitudine incredibilmente poco comunicativa delle nostre autorità…
Il Bernina ha aperto il 10 agosto un forum con l’intento di promuovere la discussione fra cittadini e rappresentanti politici su questo progetto. I pochi cittadini che vi hanno espresso il loro parere hanno messo in risalto la difficoltà di farsi un’idea corretta del progetto. Impossibile formarsene progressivamente un’opinione consolidata sulla sua validità se la penuria d’informazioni persiste. Purtroppo tutte le informazioni sicure sono nelle mani delle autorità comunali ma queste, stranamente, si dicono convinte che «non debbano inserirsi nella discussione che viene condotta nel forum». Rimaniamo così ridotti alle «informazioni per sentito dire», supposizioni, pettegolezzi.
Forse però il Podestà vorrebbe degnarsi prossimamente – in un nuovo comunicato stampa, il suo veicolo prediletto per «dialogare» con i concittadini – di informarci sui seguenti tre punti di grande interesse. Avendo già da sei mesi negoziato in prima fila, di certo lui dispone delle migliori informazioni in questo riguardo e potrà senz’altro aiutarci a percepire adeguatamente il contesto generale del progetto e vederne le opportunità:
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La nuova proprietaria dell’albergo è detta essere alla testa di una vera catena di complessi dello stesso genere che quello mirato a Le Prese. L’informazione su questi altri complessi della catena ci permetterà di farci un’idea concreta di ciò che potrebbe essere un giorno il «centro d’attrazione Le Prese». Questa è anche l’informazione più importante poiché la popolazione desidera sapere quali sono gli altri complessi-partner nell’affare!
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Secondo il comunicato è la Banca Intesa Leasing S.p.A. che ha acquistato l’albergo Le Prese, ne è la proprietaria e dunque il partner del Comune. Questa banca non è conosciuta qui da noi. Per sapere chi è realmente il nostro partner è indispensabile avere un’idea delle principali origini del denaro gestito da questa banca!
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Una simile domanda concerne la S.G.C. Italia che rappresenta la proprietaria, altrettanto sconosciuta qui da noi. Cosa significa per esteso quel S.G.C.? Di che altri tipi di affari e attività si occupa questa società?
Forse il Podestà vorrà andare oltre e ragguagliarci pure sugli aspetti seguenti, in fondo non meno importanti che i tre punti precedenti:
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Il comunicato dice che «…verrebbe ad aggiungersi un residence» – le voci parlano di «aparthotel» o di «quartiere di villette»: tutto la stessa cosa? Il futuro sito di questo stabile è di natura sensibile. Importante dunque poter rendersi conto dei volumi e dimensioni di questo cosiddetto «residence» nei piani della nuova proprietaria dell’albergo!
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Secondo il comunicato, la proprietaria mira a un «complesso alberghiero puntando sull’alta qualità». La definizione di «alta qualità» non è indifferente. Essa può divergere grandemente secondo che un complesso è a Parigi, Davos, Zermatt, Honolulu o Ouagadougou. Quid allora se questo complesso viene a situarsi a Le Prese…?
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Secondo il comunicato, «possibili soluzioni per una struttura alberghiera-turistica in esercizio anche nella stagione invernale sono già state sottoposte ad una prima sommaria valutazione». Invece di tenere queste «possibili soluzioni» sotto chiave finché «sarà stata definita la strada che si intende percorrere», parlandone apertamente fin d’ora permetterebbe di assimilare la problematica e prepararsi ad accettare la soluzione proposta in votazione alle urne!
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Il comunicato non dice niente su come il Comune intende assicurarsi in questo affare una specie di garanzia contro i rischi di fallimento o di disinteresse o di tipo «SwissMetal»…
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Infine, il comunicato passa sotto silenzio la negoziazione in corso dei «terreni limitrofi» necessari per le varie infrastrutture. Mesi fa, la perizia incaricata dallo stesso Consiglio comunale ne aveva stimato il m2 a 25-30 franchi. Ora le voci dicono che il Podestà starebbe espropriandoli per 5-10 franchi il m2. Come spiegare questa incongruenza?
Redatto da Dino Beti di Panìsc – dino.beti@bluewin.ch