Come dire ”ti amo” alla persona amata? … e mantenerlo! (1)

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Come dire ”ti amo” alla persona amata? … e mantenerlo! (1)

È tempo di scegliere, di lottare. Scegliere quale sia la via più sicura per restare saldi nel matrimonio, quali donne e uomini compiuti. Lottare affinchè quest’obiettivo sia attuabile e realizzabile…

A questo scopo desidero proporvi, a scadenze regolari, degli stralci e dei riassunti dal libro di Gary Chapman, I cinque linguaggi dell’amore. Con il gruppo delle giovani coppie ci auguriamo che questi contributi possano aiutare coloro che, nel matrimonio, riscontrano delle difficoltà. Infatti Premetto che la forma maschile vale anche per le persone di sesso femminile e viceversa.

Gli spunti estratti da questo libro sono dedicati a tutti quanti noi, ma soprattutto a chi vuole scoprire quali sono i gesti e gli atteggiamenti che fanno sentire amato il coniuge e a chi vuole conoscere se stesso e cosa lo fa sentire amato; a chi ha il coraggio di ammettere che da solo non può farcela e che ha bisogno di essere amato; a chi vuole sperimentare la forza ricreatrice del perdono e a chi desidera lasciarsi coinvolgere dalla forza rigeneratrice del Vangelo.

Se parliamo solo la nostra lingua madre e incontriamo qualcuno che si esprime solo nella sua lingua madre, diversa dalla nostra, la comunicazione tra di noi risulterà limitata. Dovremo servirci di gesti, di certi suoni onomatopeici o di disegni per esporre qualsiasi pensiero. Possiamo intenderci, ma in modo maldestro. Se vogliamo trasmettere in modo efficace, dobbiamo apprendere la lingua dell’interlocutore.

Nell’ambito dell’amore accade qualcosa di simile. Tra il linguaggio d’amore emozionale e quello del nostro sposo può esserci la stessa differenza che riscontriamo tra il cinese e l’inglese. Per quanto tentiamo di manifestare amore in inglese se il partner comprende solo il cinese non impareremo mai ad amarci.

Essere sinceri non è infatti sufficiente. Dobbiamo essere disponibili a studiare e apprendere il codice d’amore principale del nostro consorte, se intendiamo esternare amore in modo efficace.

Ognuno di noi tende a palesarsi nel proprio lessico d’amore primario, e ci sentiamo confusi quando il coniuge non comprende ciò che esponiamo. Divulghiamo amore, ma il messaggio non è efficace, perché parliamo un gergo estraneo al nostro interlocutore. Il problema fondamentale sta qui. Quando avremo scoperto i cinque linguaggi dell’amore e avremo individuato il nostro, identificato quello del consorte e ne faremo uso, avremo trovato il segreto per un matrimonio che duri a lungo.

Per mantenere vivo l’amore nella coppia ognuno dei due deve compiere lo sforzo di apprendere un’ulteriore lingua d’amore. Non possiamo servirci della nostra lingua madre, se marito o moglie non la comprendono. Se vogliamo che percepisca l’amore che trasmettiamo, dobbiamo esprimerlo nella sua parlata d’amore fondamentale.

Redatto da Luca Crameri – Micheletti – luca.crameri@dedalo.ch