Legge caccia, scontro d’opinioni
In vista della votazione cantonale del 24 settembre sulla revisione della legge sulla caccia il Bernina ha parlato con i presidenti delle due società cacciatori di Poschiavo. Erno Cortesi, presidente della società di Poschiavo, é contrario alla revisione; invece Dario Cao, suo omologo di Brusio, voterà di sì.
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Intervista a Erno Cortesi
Contrario o favorevole alla revisione in votazione?
Credo che la mia opinione sia nota nella cerchia delle persone interessate: voterò di no. Inoltre, come Società cacciatori Poschiavo abbiamo inoltrato, durante l’anno di consultazione, due proposte di modifica della legge che non sono state minimamente considerate nella legge in votazione.
Cosa volevate modificare?
Il nocciolo della questione è il modo di raggiungere il numero stabilito di abbattimenti, concretamente la caccia speciale. In un’inchiesta, commissionata dall’assemblea dei delegati delle società cacciatori, è stato rilevato che in questo punto sono necessarie soluzioni migliori. Ora, nella revisione, questo punto non viene toccato.
Quali sono le proposte da voi inoltrate?
Da una parte volevamo la patente unica per una caccia da svolgere su due periodi: il principale a settembre con le regole “normali”, e uno più breve a novembre per la “regolatura di fino” degli effettivi, con prescrizioni differenti.
In secondo luogo contestavamo l’uccisione di femmine allattanti, perché queste sono le guide di interi gruppi e la loro prole, abbandonata, non credo sopravvivrebbe l’inverno. Io personalmente preferirei – se proprio è necessario – abbattere i piccoli.
Ma il Comitato centrale delle società cacciatori approva la revisione…
Nella commissione che ha preparato la revisione c’è anche il presidente centrale: a questo punto è quasi scontato che il comitato appoggi la proposta. Inoltre bisogna riconoscere che in due occasioni, 2005 e 2006, l’Assemblea dei delegati ha approvato la revisione. Di questo ne prendo atto. Col referendum, che è un mezzo democratico, si tenta di respingere la revisione.
Nella legge però, come lei ha detto, non si parla della caccia speciale. Quali punti contesta?
Non viene messa in discussione la bontà delle modifiche fatte. Sostengo tutti i punti: dal periodo flessibile in settembre alla caccia a 19 anni, e anche l’obbligo di provare le armi. Non dobbiamo però illuderci di aver risolto tutto: il punto fondamentale non è stato toccato. Se votiamo di no, nessuno potrà dire che la revisione è stata buona…
… e nella prossima revisione tenterete di regolare differentemente la caccia speciale.
Naturalmente.
Intervista a Dario Cao
Perché sostiene la nuova legge?
È un’evoluzione, un miglioramento, della legge esistente. Tutti i punti vanno a favore del cacciatore. Non posso che approvare questo disegno di legge.
I contrari contestano però che non è stata considerata la caccia speciale, un aspetto sempre discusso.
C’è stato un anno di consultazione, dove le varie parti interessate potevano proporre idee. Ebbene, non è arrivata nessuna proposta di abolire la caccia speciale. Non capisco ora le argomentazioni di chi dice di votare no.
Anche la Società cacciatori Brusio aveva però appoggiato la proposta di patente unica.
Sì, ma poi l’assemblea dei delegati l’ha bocciata, e ci atteniamo a questo responso. Non siamo mai stati contro la caccia speciale! Semplicemente si voleva modificare il modo di metterla in pratica, pagando una patente sola.
Cosa succede se dalle urne risulterà un no?
I contrari non sanno il danno che potrebbero fare: non c’è la garanzia che venga rifatta una nuova revisione, come vorrebbero. Inoltre con questo referendum si coinvolgono persone che non hanno nulla a che fare con la caccia. Con messaggi emotivi si manipola il senso della votazione, cercando di far votare no anche a chi è contrario per principio alla caccia.
Mi immagino si riferisca ai cartelloni, giudicati fuorvianti anche dagli esperti, che mostrano un cucciolo di capriolo nel mirino di un fucile…
Sì. Ci dobbiamo chiedere: Perché la revisione è stata approvata senza contrari dal Parlamento retico? Perché la stragrande maggioranza all’Assemblea dei delegati delle società cacciatori ha votato sì? Perché la legge proposta contiene punti sensati.
I contrari alla caccia speciale dovrebbero avere il coraggio di proporre la sua abolizione, non combattere una revisione fatta bene.
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Redatto da Alan Crameri – alan.crameri@bluewin.ch