Come dire ”ti amo” alla persona amata? … e mantenerlo! (4)
Quando l’onda delle emozioni, dell’innamoramento, si smorza e si torna nella realtà , in cui le divergenze della coppia vengono messe in luce, quanti si dicono: “Perchè ci siamo sposati? Non siamo d’accordo su nulla.”
Per rispondere a questa domanda siamo posti di fronte a due alternative “semplici”: trascorrere una vita di infelicità con il nostro coniuge oppure interrompere quel rapporto e riprovare con un’altra persona.
La generazione contemporanea ha optato per la seconda variante, nonostante la speranza di un secondo o di un terzo matrimonio più felice del primo venga quasi sempre disillusa.
Purtroppo solo raramente si considera la terza alternativa, migliore delle due precedenti, ma più impegnativa, anche se garante di una felicità maggiore in seguito. Si può riconoscere l’esperienza dell’innamoramento per quel che è, cioè una temporanea vetta emozionale, e cercare poi di raggiungere il vero amore con il proprio coniuge passo dopo passo. Questo tipo di amore è di natura emozionale, ma non ha in sé i caratteri dell’ossessione. È un amore che unisce ragione ed emozione. Coinvolge un atto della volontà, richiede disciplina e riconosce la necessità di una crescita personale. Il nostro bisogno emozionale fondamentale non è quello di innamorarci, ma di essere veramente amati da un’ altra persona, conoscere un amore che nasce dalla ragione e da una scelta, non dall’istinto. “Ho bisogno di essere amato da qualcuno che sceglie di esprimermi quel sentimento immenso, che vede in me un individuo che merita il suo amore”.
Questo tipo di amore richiede sforzo e disciplina. Nella scelta di profondere energie per arrecare un beneficio all’altra persona, sapendo che la sua vita è arricchita da questa azione, anche noi proviamo un senso di soddisfazione: quella di amare veramente qualcuno. L’amore è l’atteggiamento di chi afferma: “Sono sposato/a con te e scelgo di perseguire il tuo bene”. La persona che sceglie di amare troverà i modi appropriati per esprimere la propria decisione.
Il bisogno emozionale di amore deve essere soddisfatto, per il proprio benessere. Gli adulti sposati desiderano sentire l’affetto e l’amore del loro coniuge. Siamo anche più rassicurati quando il/la nostro/a partner ci accetta, ci vuole e desidera il nostro bene. Durante la fase dell’innamoramento, ognuno ha provato tutte queste emozioni. Mentre le esperimentavamo, ci sentivamo in paradiso. Il nostro errore consiste nel credere che ciò duri per sempre. Non è infatti possibile che quell’esperienza si mantenga per una vita. Nella storia del matrimonio, l’innamoramento è solo l’introduzione. Il cuore del racconto è costituito da amore dettato dalla ragione. È il tipo di amore che ci è sempre stato additato dai saggi: amore quale frutto della volontà.
Quando il serbatoio d’amore del/la vostro/a coniuge è pieno e lui o lei si sente sicuro del vostro amore, tutto il mondo sembra luminoso e il marito o la moglie si impegnerà per raggiungere il massimo delle sue potenzialità.
“All’inizio Dio li creò maschio e femmina; essi lasceranno i propri genitori e non saranno più due, ma una carne sola”. Davanti a Dio, chiunque abbia accettato di sposarsi sa: “L’uomo non separi ciò che Dio ha unito”.
L’obiettivo del gruppo delle coppie mediante questi articoli è quello di ricostituire e riaffermare il nucleo familiare come unità forte e centrale per lo sviluppo dei singoli e della comunità. Tutto parte infatti dalla famiglia. Oggi nella coppia manchiamo di pazienza, comprensione, generosità e perdono. Con troppa comodità. A causa del nostro egoismo.
Redatto da Luca Crameri – Micheletti – luca.crameri@dedalo.ch