L’importanza della Regione Valposchiavo

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L’importanza della Regione Valposchiavo

Nell’ultimo decennio la politica svizzera, e per analogia anche quella dei singoli Cantoni, ha subito delle modifiche. L’atteggiamento della Confederazione che garantiva sussidi a innaffiatoio alle regioni periferiche è cambiato. La nuova tendenza politica ed economica seguita a livello federale obbliga i Cantoni ad adattarsi alla nuova situazione. Nuovi compiti e nuove competenze sono assegnati ai Cantoni nell’ambito della nuova perequazione finanziaria.

Le problematiche legate alla pianificazione e alla gestione del territorio, quelle ambientali, le progettazioni e gli investimenti importanti, l’organizzazione di alcuni servizi necessitano di visioni regionali più ampie e al di sopra dell’autonomia dei singoli Comuni. Affrontare oggi certi aspetti legati alla progettualità, trovare delle soluzioni per alcune tematiche complesse richiede competenze professionali, tecniche e legali non indifferenti. Inoltre a livello di investimenti le risorse vanno utilizzate in modo razionale, valutando la relazione fra l’investimento da effettuare e i benefici derivanti, mentre nel settore pubblico si devono garantire servizi efficaci e strutture di qualità indispensabili alla vita dei residenti.

La struttura del nostro paese federalista è basata sull’assunzione di compiti e responsabilità chiaramente espresse a livello federale, cantonale, regionale e comunale. Questo modello è funzionale sia nell’aspetto teorico, sia in quello pratico, basta definire le competenze e le forme di collaborazione fra le diverse strutture. Da secoli competenze diverse sono ripartite sulla Confederazione, sui Cantoni, sui Comuni e fanno parte della nostra cultura politica. Questa organizzazione permette di governare la Svizzera collegando le necessità di piccole regioni (comuni) con un’entità che raggruppa più comuni (cantone) che a sua volta raggruppa più cantoni (confederazione).

Viste in questa ottica le Regioni rispettano la struttura politica della Svizzera e diventano uno strumento intermedio importante del nostro sistema, con lo scopo di creare sinergie e trovare delle soluzioni comuni a determinati problemi. Allo stesso tempo la Regione nei rapporti con il Cantone e la Confederazione diventa più forte e incisiva nell’affrontare problematiche più ampie di interesse collettivo, che i singoli Comuni non sono più in grado di assicurare.

Da questa prospettiva si comprende che, per risolvere certe problematiche generali, anche la nostra Regione deve elaborare una visione comune nella ricerca delle soluzioni a favore degli abitanti della valle, investendo le risorse in modo mirato ed evitando doppioni.

Per valutare nella realtà pratica le ripercussioni ci serviamo di un esempio: il corpo dei pompieri necessita di investimenti ingenti per le attrezzature e i mezzi tecnici, di una professionalità sempre più specializzata negli interventi, che possono essere di natura diversa. Avere un corpo pompieri efficiente, richiede una formazione costante dei quadri ed esercizi regolari da parte degli effettivi, e mezzi finanziari stanziati con regolarità per le attrezzature e gli automezzi. Attualmente questi investimenti sono fatti nei due Comuni per 4500 abitanti, che abitano a una decina di chilometri di distanza. Una visione regionale permetterebbe di sfruttare le sinergie e di adattare il corpo pompieri per gli interventi su tutto il territorio.

Lasciamo trarre le conclusioni ai lettori sui vantaggi che soluzioni collegiali di questo tipo porterebbero alla valle. Si possono citare ulteriori esempi, come le deponie per il riciclaggio dei materiali edili, il turismo, il traffico, la pianificazione del territorio, le gallerie del Bernina. Le risorse finanziarie sarebbero meglio gestite e le soluzioni diventerebbero regionali sgravando in questi ambiti gli esecutivi comunali, a cui rimarrebbero comunque l’autonomia e tutte le competenze politiche attuali.

D’altra parte la politica cantonale e federale lascia poco spazio ad altre soluzioni: se si vogliono attingere dei sussidi e fare degli investimenti innovativi che permettano di creare nuovi posti di lavoro e migliorare la qualità di vita in periferia la Regione diventa determinante.

Come sicuramente avrete letto sulla stampa valligiana il Governo dà tempo altri sei mesi ai Comuni che non hanno ancora aderito a una Regione per mettersi in regola. Trascorso questo termine il Governo dispone degli strumenti legislativi per costringere i Comuni ad adempiere ai loro obblighi costituzionali. Passato questo termine i Comuni che non fanno parte di una regione si ritrovano in una situazione anticostituzionale, e il Governo può obbligare i Comuni ad aderire a una regione già costituita, oppure può sanzionarli finanziariamente.

Per il futuro della Valposchiavo lo sviluppo di una politica regionale sensata è un’ opportunità da non perdere, come è indispensabile acquisire la consapevolezza che le sfide del futuro si vincono solo se siamo uniti!

Nelle prossime settimane proporremo altri temi che trattano i costi della Regione, la struttura organizzativa, la spiegazione di alcuni articoli dello Statuto.

Informiamo la popolazione che abbiamo aperto un forum pubblico. Per accedervi basta immettere l’indirizzo cancellando le tre www e digitare https://rvp.cosweb.net

Il forum rimarrà attivo fino alla metà del mese di dicembre. Oltre alla possibilità di partecipare attivamente al dibattito sarà pure possibile scaricare la bozza dello Statuto rivisto.

Chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie può richiedere la bozza alla Cancelleria comunale di Poschiavo.

Il gruppo di lavoro per la rielaborazione dello Statuto Regione Valle di Poschiavo

Redatto da Renato Isepponi – renato.isepponi@bluewin.ch