Sessione di dicembre del Gran Consiglio

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Sessione di dicembre del Gran Consiglio

Si é parlato parecchio di strade durante la sessione di dicembre del Gran Consiglio. Nell’ultima sessione dell’anno i 120 deputati hanno proceduto anche a modificare alcune leggi e ad approvarne delle nuove come quella dell’aiuto al finanziamento degli studi, hanno probabilmente messo la parola fine alla questione del “numero chiuso” nel secondo grado di scuola e, soprattutto, hanno approvato il preventivo 2007 senza tentare nemmeno di mungere qualcosa dalla “vacca da latte”, ovvero la cassaforte del Cantone.

Finanze invidiabili

E la cassaforte sembra addirittura destinata rimpinguarsi ulteriormente grazie all’attivo di esercizio che dovrebbe essere di circa 36 milioni. E questo malgrado una serie d’aumenti di contributi decisi dal Governo, a cominciare dall’aumento medio del 2,2% degli stipendi degli statali per arrivare alla crescita delle spese culturali. E tanto per rimanere alle belle notizie, il Parlamento ha sentito che per l’anno che si sta chiudendo, il consuntivo dovrebbe essere assolutamente buono, ovvero 70 milioni di attivo, 25 in più di quelli preventivati. Come ha dichiarato alla RSI la ministra delle finanze, “molti colleghi potrebbero invidiarmi”.

Strade più sicure

Ma lasciamo i conti per incamminarci sulle strade. Strade che i deputati moesani vorrebbero più sicure, soprattutto per quanto riguarda il traffico pesante. E così oltre ad un atto parlamentare scritto (primo firmatario Rodolfo Fasani) in cui si chiedono lumi anche sul centro di manutenzione delle strade nazionali che sorgerà a Bellizona, nell’ora delle domande Martino Righetti, presidente della deputazione, ha interpellato il Governo per sapere cosa si è fatto, e soprattutto cosa si intende fare, per la creazione di un Centro di controllo dei camion che usufruiscono della A13 in direzione sud-nord. Il consigliere di Stato Martin Schmid ha risposto che da Berna è arrivata una lettera in cui si afferma che in Mesolcina non sorgerà un Centro bensì solo una struttura di controllo. Il nostro Governo però non è contento di questa risposta, affermando che nel Moesano ci deve essere un Centro come quello di Rothenbrunnen.

Sempre in tema stradale, con un incarico di gruppo i liberali vogliono dal Governo un piano generale sulle strade e la loro costruzione nei Grigioni.

Leggi modificate

Con la riveduta legge sull’energia si intende contribuire a ridurre le emissioni di CO2. È previsto altresì di sovvenzionare impianti solari per la produzione di acqua calda e riscaldamenti a legna, nonché termopompe. Gli aiuti andranno sia a realizzazioni di privati sia a quelle dell’ente pubblico.

Per quanto riguarda l’unione domestica registrata di coppie omosessuali, la legislazione cantonale è stata adeguata a quella federale che regola la materia.

La nuova legge sui prestiti e le borse di studio dovrebbe dare maggiori mezzi per stimolare la formazione e aiutare gli studenti. La novità introdotta dal Parlamento è che chi riceverà un prestito dovrà certamente restituire i soldi, senza però pagare degli interessi.

Iniziativa bocciata

Sempre in tema di formazione è da segnalare la bocciatura secca dell’iniziativa contro il “numero chiuso”, che in votazione è stata sostenuta solo dai quattro deputati indipendenti presenti in aula. Ora, nell’aria c’è la possibilità che l’iniziativa venga ritirata. Una sua bocciatura popolare potrebbe essere interpretata come un appoggio indiretto all’eventuale reintroduzione del “numero chiuso”, che comunque il governo esclude, almeno per i prossimi quattro anni.

Redatto da Marco Tognola – stampa@rezzonico.ch