Nominati i candidati alle Camere federali
L’Assemblea generale PDC ha avuto luogo sabato scorso all’Hotel Marsöl a Coira, alla quale hanno partecipato 126 membri del partito, provenienti da tutte le regioni del Cantone. In seguito all’assenza per malattia del presidente, l’AG é stata guidata con bravura dal Vicepresidente Ilario Bondolfi.
Si trattava di designare il candidato al Consiglio degli Stati, gli aspiranti per i cinque posti disponibili nel Consiglio nazionale, i concorrenti giovani PDC, il prologo alla campagna elettorale e la presa di posizione in merito alla votazione popolare del 11 marzo prossimo riguardante l’iniziativa popolare, in merito ad una cassa malattia unica e sociale per tutto il popolo svizzero.
Nomina al Consiglio degli Stati
Per acclamazione è stato scelto l’attuale Consigliere PDC in carica, Theo Maissen.
Nomina al Consiglio nazionale
La lista dei candidati PDC al Consiglio nazionale contiene i seguenti nomi, eletti dall’Assemblea a scrutinio segreto e riprodotti qui di seguito nella successione dei voti ottenuti:
. Sep Cathomas, in carica, Breil/Brigels
. Vincent Augustin, Gran Consigliere, Coira
. Hans Geisseler, Gran Consigliere e ex-presidente del Gran Consiglio, Untervaz
. Walter Zegg, Ex – Gran Consigliere, Samnaun
. Rolf Bless, Segretario regionale del sindacato Syna, Jenins
Presentazione dei candidati “Giovani PDC”
Il gruppo Giovani PDC intende partecipare alle elezioni al Nazionale con i seguenti candidati, due dei quali sono oriundi di Poschiavo:
. **Christina Blumenthal
. Martin Candinas
. Maurus Berni
. Loris Zanolari
. Fabiano Menghini**
Novum: lista donne PDC grigionesi
Le donne PDC grigionese hanno pure preannunciato di partecipare alle elezioni con una propria lista.
Presentazione della campagna elettorale
Roman Cantieni, incaricato PDC, ha presentato i dati e le modalità della campagna elettorale.
Presa di posizione in merito alla Cassa malati unica per tutti gli Svizzeri
Vincent Augustin presenta e commenta l’iniziativa per una cassa malati unica, iniziativa inoltrata dai socialisti, che porta al monopolio e toglie totalmente la facoltà per una sana concorrenza. L’Assemblea ha deciso all’unanimità di proporre al popolo di respingere l’iniziativa.
Hanno partecipato all’AG da parte del PDC Poschiavo i membri: Ilario Bondolfi, Luigi Lanfranchi, Rodolfo Plozza, Tino Zanetti e Mario Costa.
Un provocatore mal informato
Per non cadere nell’inoperosità occorrono al mondo delle provocazioni, sempre che queste facciano parte dell’etica del quinto potere e di una filosofia morale, senza togliere però il carattere stimolante. Un giornalista del settimanale “Die Weltwoche”, si esprime in modo critico verso i retoromanci e nel retroscena ci sono anche i grigionitaliani, classificandoli la più spudorata minorità svizzera. Ci si può chiedere fin qui se il relatore fa tesoro della filosofia morale o se invece oltrepassa i limiti.
In queste situazioni l’imputazione è sempre la stessa, chi ottiene delle assegnazioni appare come uno sfruttatore e un opportunista.
Il relatore dell’articolo nel giornale “Die Weltwoche” potrebbe anche avere una certa ragione, ma palesa d’altronde d’essere male informato, ossia non esamina e non sa valutare la globalità dell’oggetto.
Siamo in una collettività nella quale c’è chi dà e chi riceve. Bisogna considerare che lo stato non solo sostiene le minoranze, ma finanzia un’infinità d’istituzioni, con lo scopo di far crescere e migliorare la vita nell’insieme sociale. Finanzia la formazione, la ricerca, l’agricoltura, la difesa, la sicurezza, il benessere della comunità, il traffico, le relazioni umane ed altro ancora.
Il giornalista in causa attacca una minuscola parte di sostegno ad un gruppo minoritario, che entra sicuramente nel capitolo del benessere sociale. Le minoranze per farsi percepire devono gridare più forte; per garantire la vita i rigagnoli devono raggiungere anche le estremità.
L’irrazionalità dell’addetto stampa diventa ancora più palese, quando non avverte, che proprio nella contrada molto popolata in cui egli vive e guadagna la pagnotta, si manifestano i grossi scandali, la spudoratezza dei salari d’alta taglia, i saccheggi a scapito sociale, le decisioni dubbie, i grossi furti e le rapine. Si nota con ciò che lo sfruttamento e l’opportunismo non stanno di casa fra le minoranze, ma vivono e vegetano altrove.
Il giornalismo non sempre è ricerca e informazione; quando anch’egli lotta per la sopravivenza non esce solo farina, ma produce anche tritello.
Redatto da Mario Costa – mario.costa@bluewin.ch