Sà, i ragazzi sognano un centro giovanile
Per diversi mesi si é cercato di comprendere se esistesse la necessità di aprire dei centri giovanili in valle e come questi dovessero essere.
Numerosi gli interventi e le testimonianze che hanno portato alla conclusione che sí, i ragazzi sognano un centro giovanile in cui i giovani si possano trovare per divertirsi.
Le attività che si possono svolgere, citando una giovane valposchiavina, sono numerose. ”Fare e ascoltare musica, cantare, trovarsi per giocare, organizzare dei party e delle attività sportive. Creare uno spazio dove il giovane entra col sorriso e con l’idea di divertirsi in un ambiente apposito per lui, dove può passare del tempo creando qualcosa di concreto che si può definire più sano che il solito zapping televisivo o l’appiccicarsi per ore al computer.”
Tutti concordano che il centro debba essere autogestito dai ragazzi stessi, i quali, con l’aiuto di persone esperte e dei genitori, fissano le regole necessarie.
Il forum ed il progetto “tra palco e realtà” – in atto presso le scuole di Poschiavo con l’intento di costruire e dirigere spazi ed altro dove i ragazzi possano trascorrere il tempo libero – hanno contribuito all’inizio della realizzazione di questo sogno.
A Poschiavo, infatti, presso la Comunità Riformata, è stato allestito un simile centro, il quale è stato dipinto dai ragazzi stessi ed è munito di calcetto, ping-pong, videogioco, divani, proiettore, impianto stereo e attende soltanto l’apertura ufficiale.
Alcune le richieste da parte dei giovani brusiesi i quali però non sono riusciti ad allestire uno spazio per loro. I ragazzi avevano infatti lanciato la proposta e molte persone si erano messe a disposizione per supervisionare il centro. Sfortunatamente non è però stato messo loro a disposizione un locale.
Si spera quindi che in futuro i giovani valposchiavini abbiano uno spazio tutto loro in cui trascorrere il loro tempo libero in compagnia, evitando quindi che questi si debbano recare nei locali pubblici per poter trovare i loro amici.
Redatto da Michela Nussio dal Viadott – michelanussio@gmx.ch