Al Bumbulif non ha voluto di me!
Ovvero, al Bumbulif non ha voluto della mia penna. Di me invece ne ha usato a sufficienza, anzi abusato dei miei ticchi per far ridere la gente alle mie spalle. Ma io bramavo di poter contribuire alle sue pagine qualche opera della mia penna! Gli avevo addiritura inviato un campione di ciò che so fare, un breve poema che – così pensavo – potrebbe servire da «edituriàl», testo notoriamente difficile da redigere. Niente da farci. Il direttore del Bumbulif (chi è, nessuno lo sa, tanto segreta è quella casa editrice…) mi rispose seccamente che io avevo già «Le avventure del Sciur Pibìn» per bumbulifare a piacere. Per consolarmi di questo rifiuto, mi misi a leggere gli scritti di altre penne. Alcuni affascinanti, perfino avvincenti per la loro forma come per l’evento rapportato. Divertenti anche senza conoscerne la o il protagonista. Storie veridiche. Altre in parte ideate ma nondimeno verosimili. Poi quelle inventate da cima a fondo.
Come l’episodio riferito da quel «corrispondente parlamentare K.C.» sull’intervento dell’onorevole Saneti in Gran Consiglio, incidente messo in scena con senso consumato per la drammaturgia. Un dubbio tuttavia s’insinua nella mia mente. Sarebbe inventata da cima a fondo pure la dichiarazione citata fra virgolette? Possibile che il Podestà (che di lui si tratta ovviamente malgrado la grafia stroppiata…) si sia espresso in quel modo assai poco sensato alla tribuna del Gran Consiglio? Stuzzicata la curiosità, vado a vedere nel protocollo ufficiale dei dibatti, documento obiettivo, minuziosamente esatto, affidabile. E lì, guarda un po’, si trova davvero alla lettera ciò che K.C. cita nel suo immaginato episodio.
Protocollo ufficiale del Gran Consiglio, Sessione di martedì 17 ottobre 2006 mattina, pagina 439 del protocollo
Dichiarazione dell’onorevole Granconsigliere Tino Zanetti
(testo integrale)
Non abbiate paura, non voglio fare una nuova proposta per lasciare il tasso fiscale al 15 percento per le persone giuridiche, ma effettivamente voglio dimostrare la nostra coerenza da quello che è stato discusso in ottobre 2005 e sostenere la proposta secondo il messaggio governativo. Oggi facciamo politica fiscale per le persone giuridiche e penso che questa decisione sia veramente positiva. Per il Comune di Poschiavo, che rappresento, il Circolo di Poschiavo, dobbiamo far fronte a quasi una riduzione della metà dell’introito fiscale delle persone giuridiche e noi siamo disposti, abbiamo preparato anche nei nostri piani finanziari del Comune, questa riduzione e siamo convinti di poter far fronte a questo aggravio. Però, riteniamo sia importante che sia da parte del Governo che da parte delle colleghe e dei colleghi del Gran Consiglio, quando si terrà la discussione sulla legge del conguaglio finanziario intercomunale, si tenga conto di questo gesto di solidarietà di fronte a zone molto più favorevoli in questo sviluppo.
Il 17 ottobre 2006, verso le nove e mezza, il Podestà ha dunque dichiarato in sostanza: Siamo consapevoli che la nuova legge fiscale causerà al nostro Comune una forte perdita d’introito fiscale (2 a 3,5 milioni all’anno) e ne farà il comune fiscalmente più penalizzato del Cantone, che però incassare un paio di milioni di meno non ci farà né caldo né freddo, che sopporteremo senz’altro questo aggravio e siamo perciò favorevoli alla nuova legge fiscale. Che il Podestà abbia esternato simili incongruenze pare assai inverosimile, anzi incredibile. Eppure sta ben documentato lì, nel protocollo, come ognuno può verificare nel sito www.gr.ch. Quel K.C. si meraviglia inoltre a ragione che – come pure rivelato dal protocollo – il Podestà sia intervenuto nel momento meno opportuno, perciò con propositi fuori luogo. Perchè lanciarsi in extremis, dopo venti ore di dibattito senza aver aperto bocca? Che vespa l’aveva pizzicato?
Orbene, nei prossimi mesi si discuterà in Gran Consiglio la legge sul conguaglio finanziario intercomunale. Saprà allora il Podestà, impegnandosi assieme all’altro onorevole, convincere i membri del Gran Consiglio di contraccambiarci la nostra involontaria generosità? Saprà ottenere che ci dimostrino almeno un paio di milioni di solidarietà all’anno, permettendoci di recuperare ciò che la legge fiscale ci farà mancare? Tra qualche mese vedremo se questi conti tornano!
- Leggi il https://www.ilbernina.ch/documenti/P-(Granco) Fiscale (p.439-440).pdf del 17 ottobre 2006
Redatto da Dino Beti di Panìsc – dino.beti@bluewin.ch