Come dire ”ti amo”alla persona amata? … e mantenerlo! (15)

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Come dire ”ti amo”alla persona amata? … e mantenerlo! (15)

I gesti di servizio richiedono inventiva, organizzazione, tempo, fatica ed energie. Ma se sono compiuti con spirito positivo, sono vere espressioni d’amore.

Il linguaggio d’amore di cui ci vogliamo occupare dopo le parole di rassicurazione, i momenti speciali e i doni, è quello dei ”gesti di servizio”. Con questa espressione, si intende la disponibilità a compiere qualcosa che il proprio coniuge apprezza, a cercare di fargli cosa gradita con gesti di servizio, a esprimere il proprio amore compiendo qualcosa per lui o lei.

Già nel corso della Sua vita terrena, Gesù aveva affermato che nel Suo regno, chi avesse voluto essere grande, avrebbe dovuto diventare servo. In moltissime società, i “grandi” spadroneggiano sui “piccoli”, ma Egli affermò che i grandi, per essere tali, devono servire gli altri. L’apostolo Paolo riassunse questa filosofia, quando affermò: “Fatevi servi gli uni degli altri.”

Nella nostra società occidentale contemporanea un numero indefinito di persone può riconoscere che il modo principale che consente loro di sentirsi amati è quello dei gesti di servizio da parte del loro partner. Mettere a posto le scarpe, cambiare i pannolini, lavare i piatti o l’automobile, passare l’aspirapolvere o falciare l’erba sono tra i modi migliori per esprimere amore agli individui che hanno questo linguaggio d’amore principale.

È utile in questo ambito evitare di confondere queste attività con l’assumere il ruolo di “zerbino” del proprio partner, diventare semplicemente dei servi per sua comodità.

Pure compiere gesti di servizio per timore, per senso di colpa oppure per risentimento non rappresentano espressioni d’amore. Quando trattiamo nostro marito o nostra moglie come un oggetto, con manipolazioni, costrizioni o intimidazioni, precludiamo qualsiasi possibilità di diffusione d’amore.

In queste circostanze è consigliabile per lo “zerbino” armarsi di coraggio e sbottare con qualcosa del tipo: “Ti amo troppo per consentirti di trattarmi così. Non è giusto né per te, né per me.”

Altro aspetto fondamentale in questo linguaggio d’amore deriva dall’incarnazione di stereotipi di marito e moglie, per esempio seguendo i ruoli dei due appresi nella propria famiglia. Oggigiorno non ci sono (purtroppo) più delle attività tipicamente da marito rispettivamente da moglie. La massificazione determinata dalla televisione e la diffusione delle famiglie monoparentali spesso influenzano con modelli esterni al nucleo familiare i ruoli dei genitori. Anche in queste occasioni è essenziale soddisfare le necessità emozionali del proprio coniuge per trarre il massimo dei benefici per il matrimonio, anziché lasciarsi fuorviare da modelli di ruoli di marito e moglie stereotipati, assunti da chissà quale fonte.


Puntate precedenti:

  • 3032 alla persona amata? … e mantenerlo! (1)
  • 3106 alla persona amata? … e mantenerlo! (2)
  • 3200 alla persona amata? … e mantenerlo! (3)
  • 3267 alla persona amata? … e mantenerlo! (4)
  • 3307 alla persona amata? … e mantenerlo! (5)
  • 3385 alla persona amata? … e mantenerlo! (6)
  • 3445 alla persona amata? … e mantenerlo! (7)
  • 3484 alla persona amata? … e mantenerlo! (8)
  • 3631 alla persona amata? … e mantenerlo! (9)
  • 3713 alla persona amata? … e mantenerlo! (10)
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  • 3861 alla persona amata? … e mantenerlo? (12)
  • 3908 alla persona amata? … e mantenerlo? (13)
    4027alla persona amata? … e mantenerlo? (14)

Redatto da Luca Crameri – Micheletti – luca.crameri@dedalo.ch