Donne che non parlano

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Donne che non parlano

Millesettecento visite partoriscono sei contributi

Si dice che le donne parlino tanto. Qui quasi nessuna ha osato dire la propria opinione. E viene da chiedersi il perché.

Avevano paura? Di chi? Di che cosa? Non navigano in internet? Oppure
semplicemente non c’era nulla da dire, perché tutto va bene così com’è? Magari non sanno parlare? Forse non sanno dire cosa provano? Non sanno esprimere dei desideri? Non sanno denunciare un qualche torto subito in quanto donna?

Il forum non era pensato per delle femministe. In primis la sottoscritta non si definisce tale. Semplicemente era un luogo di incontro dove le donne valposchiavine potevano esprimersi, una volta tanto, per condividere con le altre e con gli altri dei dubbi, delle rabbie, dei sogni e la gioia di essere donne.

Da questo discorso potevano nascere grandi cose, si potevano
trovare assieme soluzioni a problemi, si sarebbero potute trovare nuove strategie.

Si è chiesto perché così poche donne partecipino ad attività politiche. È stato risposto che forse alle donne non interessa molto la politica e che forse è il sistema maschile che la governa ad allontanarle da essa. Non mi sembra. Ci sono cantoni in Svizzera in cui la metà dei politici è donna.

Abbiamo domandato se è giusto, come affermano ancora in molti, che la donna debba occuparsi esclusivamente della famiglia e della propria casa. C’è stato chi ha affermato che sarebbe bello se questa attività fosse divisa tra i due genitori, chi ha detto che l’importante è che la donna si senta realizzata, chi, se non in casi di estremo bisogno finanziario, che è bene che qualcuno si occupi dei propri figli durante tutto il giorno e chi che è la madre che deve svolgere questo compito.

È stato chiesto se esiste la necessità in valle di lavori part-time per uomini e donne in modo che si possa scegliere di allevare i figli assieme e di dividersi i lavori domestici. Nessuna ha osato rispondere.

Pochissimi i contributi (sei), tante le persone che sono entrate a
curiosare senza lasciare una traccia dei loro pensieri (quasi
millesettecento visite in quattro settimane).

La forza di una valle come la nostra sta nel trovarsi, anche virtualmente come in un forum, a discutere per trovare delle soluzioni. Un futuro di silenzio non porta lontano!

Mi rimane in bocca una grande amarezza. Quella di sapere che le donne, se vogliono, sanno parlare. Ma in Valposchiavo la maggior parte non ha, ancora, il coraggio di farlo pubblicamente.

Redatto da Michela Nussio dal Viadott – michelanussio@gmx.ch