Due pesi piuma e quattro anni in fumo

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Due pesi piuma e quattro anni in fumo

Chissà  perchè il nostro Podestà  non vuole che la popolazione sappia quali tematiche il Consiglio comunale ha chiesto ai nostri rappresentanti di sostenere in Gran Consiglio…

I fatti: – Il 1° febbraio il Consiglio comunale comunica ufficialmente che nella seduta del 29 gennaio ha inoltrato ai nostri Granconsiglieri una lista di tematiche ritenute degne di essere sostenute in Gran Consiglio. Stranamente non dice di quali tematiche si tratta. Perciò il 2 febbraio chiedo al Consiglio comunale di farmi avere quella lista per la mia informazione. Il 13 febbraio il Podestà mi risponde che quelle «tematiche … sono unicamente destinate ai Granconsiglieri.» Risposta ingiustificata, incomprensibile. Pur «destinate» che siano ai nostri rappresentanti in Gran Consiglio, non è da vedere perchè non possano essere svelate anche all’elettorato di questi Granconsiglieri. Giungo alla conclusione che almeno alla Giunta le avrà comunicate! Mi rivolgo dunque il 22 marzo al presidente della Giunta chiedendogli di comunicarmi quelle tematiche. Fino al giorno d’oggi anche questa richiesta è rimasta senza risposta.

Commento: – È ovvio che il Podestà ha lasciato persino la Giunta all’oscuro su quelle tematiche. Vuol dire che il nostro Consiglio comunale ha chiesto ai nostri Granconsiglieri di «sostenere» (difendere o combattere) cose che a noi cittadine e cittadini non può comunicare. Inammissibile! Perchè il Podestà dovrebbe voler occultare quelle tematiche alla sua popolazione? Perchè quest’incomprensibile rifiuto d’informazione al pubblico? Sarebbe forse che il Podestà non vuole permetterci di osservare da vicino come i nostri Granconsiglieri (ossia lui stesso insieme all’altro Granconsigliere) «adempiono» il loro mandato a Coira a nome del nostro Comune? Sarebbe che preferirebbero continuare a «rappresentarci» in questo quadriennio con la stessa disinvoltura che nella legislatura precedente? Difficile vederne altro motivo più plausibile…

I fatti (osservati tramite i protocolli delle 24 sessioni del Gran Consiglio nel periodo 2003 a 2006): – Il nostro primo Granconsigliere (ossia il Podestà) si è manifestato in 4 (!) sessioni, in tutto con 8 interventi (4 dei quali sul preventivo 2005), interventi «fuggitivi», richieste di chiarimento. L’unico intervento notevole appunto quel famoso (già riferito nel Grigione no12) dove il nostro primo Granconsigliere dichiarava che il nostro Comune può senz’altro sopportare la forte perdita d’imposte (2 a 3,5 milioni all’anno) causataci dalla nuova legge fiscale. Il nostro secondo Granconsigliere si è manifestato in 8 sessioni con altrettanti interventi su temi come la coordinazione tra polizie cantonale e comunale, le energie rinnovabili, la considerazione della madrelingua nella selezione dei giudici. Come si vede più «attivo» ed anche più ampio in tematiche e argomenti che il suo collega. D’altra parte stupisce non poco il suo intervento di dicembre 2005, assolutamente entusiastico per l’appoggio cantonale alla Porta Alpina. Volendo rappresentare tutta la popolazione comunale, l’obbligata prudenza avrebbe dovuto avvertirlo che il suo entusiasmo non sarebbe condiviso da tutti i votanti del Comune; infatti il 12 febbraio 2006 i 31% votarono contro quell’appoggio!

Commento: – Già la bassa frequenza degli interventi dei nostri due «rappresentanti» in Gran Consiglio è sconcertante, particolarmente quella del primo Granconsigliere (solo 1/6 delle sessioni – ciò che evoca inevitabilmente quel dubbioso «scaldà la scagna»…), ma pure quella del secondo (1/3 delle sessioni). Quest’impegno «minimalista» non sarebbe neanche tanto insopportabile se non spiccassero altri aspetti ben più spiacevoli della loro «attività». Non si può che deplorare che su numerosi temi e problemi fondamentali trattati dal Gran Consiglio (legge sui comuni, sicurezza stradale, futuro dell’energia idraulica, protezione dei dati, ecc.) il genio del nostro Comune non si sia nemmeno affacciato per offrire un’idea o una riflessione, portare uno sguardo ispiratore. Per la loro più gran parte gli interventi registrati sembrano essere avvenuti per caso e non corrispondere a una finalità chiara e premeditata. Privi di visione politica e approccio strategico, non hanno avuto qualsiasi impatto significativo, ancora meno decisivo né sul corso dei dibattiti, né e ancor meno sulla qualità dei testi legislativi. Se i nostri due Granconsiglieri non li avessero esternati, nessuno se ne sarebbe accorto. Di conseguenza nessuno dei loro interventi è riuscito a calamitare l’attenzione dei correspondenti parlamentari che poi ne avrebbero parlato nei loro media d’oltre Bernina… Sfortunatamente la visibilità pressappoco nulla dei nostri due «rappresentanti» in Gran Consiglio ci rende ancora più ardua la lotta per superare la marginalizzazione della nostra Valle in campo politico, economico e culturale. Sarebbe fantastico se s’impegnassero in modo da non dilapidarci altri quattro anni! Lo auspichiamo.

Redatto da Dino Beti di Panìsc – dino.beti@bluewin.ch