La ciambella di Poschiavo a Coira
Incrementare un settore dell’economia valligiana, aprendo una nuova porta all’esportazione di un prodotto valido.
Dopo l’esperienza avuta organizzando le settimane poschiavine e sulla scia dell’entusiasmo che contraddistingue questo suo operato a favore dell’economia valligiana, mailto:tuenarussi@bluewin.ch ha raccolto il guanto di una nuova sfida: quella di far mangiare ogni giorno a Coira la ciambella di Poschiavo, preparata dalle mani esperte dei mastri fornai poschiavini, Bordoni, Zanolari e Lardi.
Falsi prodotti
Purtroppo in certi negozî della regione curiense stanno già circolando false imitazioni della tipica ciambella poschiavina, prodotte in panetterie della regione di Coira con l’appellativo di Puschlaver Ringbrot. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e quindi mailto:tuenarussi@bluewin.ch si è prefisso di portare oltre il Giulia – la “brasciadela” si può già mangiare a St. Moritz – il pane, prodotto a Poschiavo.
Contattati i panettieri di Poschiavo e ricevuto il loro consenso, mailto:tuenarussi@bluewin.ch si è rivolto alla COOP per proporre ai suoi responsabili il suo progetto. Il risultato, dopo piú di un anno di preparativi, è il mese di prova che la ciambella sta vivendo sugli scaffali della COOP al Quadercenter di Coira. Dopo mezzogiorno infatti, dal mese di maggio e fino alla metà del mese di giugno, vi si può trovare il pane, preparato e cotto la notte prima a Poschiavo – ottanta ciambelle durante questo periodo.
ci crede e noi ci auguriamo che il progetto ottenga il successo auspicato.
Redatto da Luigi Menghini – luigi.menghini@bluewin.ch