Una sessione esplosiva in Gran Consiglio

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Una sessione esplosiva in Gran Consiglio

Sessione di giugno

Quella di giugno é stata una sessione con il botto. Il tema che ha innescato l”’esplosione” é stato solo (si fa per dire) un atto parlamentare, ovvero la richiesta di concedere ai sedicenni il diritto di voto attivo. All’ordine del giorno c’erano però anche i consuntivi 2006, la Cassa pensione del Cantone e il finanziamento dello Spitex.

La decisione ormai la conosciamo tutti. Il Cantone dei Grigioni non sarà tra i primi in Svizzera a introdurre il voto ai sedicenni. Lo ha deciso il nostro Gran Consiglio. Ciò che ha però suscitato critiche è la modalità con la quale questa decisione è stata adottata: alle ore 18, dunque alla fine della giornata parlamentare, e dopo uno stravolgimento di programma. Ma, soprattutto, la proposta è stata bocciata con 45 voti contrari e 44 a favore. Fatto il calcolo: 89 voti espressi. E pensare che il Parlamento conta 120 membri. Gli altri? Assenti! Molti ingiustificati! Forse la loro presenza non avrebbe cambiato di molto il risultato, ma… A questo punto non ci resta che rimandarvi al commento pubblicato a parte.

Il consuntivo 2006 del Cantone chiude con un avanzo record di 120 milioni, ciò che ha naturalmente suscitato qualche brama. Sono infatti state avanzate delle pretese di utilizzo. I liberali hanno chiesto riduzioni di imposte per le piccole e medie imprese, i socialisti l’abbandono delle misure di risparmio adottate pochi anni fa. A difendere le casse pubbliche ci ha pensato la ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf che ha detto di no a tutti. “Almeno per ora, in futuro si vedrà”.

Resa indipendente e autonoma giuridicamente, la Cassa pensione cantonale finanziariamente cammina ormai con le proprie gambe grazie ai soldi arrivati con la vendita dell’oro della Banca nazionale.

È stato ripensato il finanziamento delle organizzazioni di Spitex, dei servizi di consulenza ai genitori, nonché delle case di cura e ricovero per anziani. Il principio è semplice: in futuro il Cantone non finanzierà più i deficit, ma verserà una quota forfetaria per ogni prestazione fornita. Eventuali disavanzi dovranno essere coperti dagli altri enti finanziatori (Comuni, casse malati) e dai cosiddetti “clienti”.

Infine, si è proceduto alla nomina del presidente e del vicepresidente del Governo per il 2008: si tratta, rispettivamente, di Stefan Engler e Hansjörg Trachsel.

COMMENTO

Avanti, avanti… torniamo indietro

{Ma quanto sono bravi questi nostri parlamentari! E con quanta serietà assolvono il mandato ricevuto dagli elettori! La bocciatura della proposta di concedere il diritto di voto ai sedicenni – proposta sostenuta finanche dal Governo, e scusate se è poco! – dimostra che la politica, intesa come espressione istituzionale, fa fatica a captare le volontà di cambiamento che si manifestano nella società.

“I giovani sono il nostro futuro”. Quante volte sentiamo questa frase, pronunciata anche (soprattutto) da chi, alla prova dei fatti, considera se stesso il futuro. Ci viene spontaneo alla mente il verso, riveduto in versione popolaresca e ripreso nel titolo, della canzone del mitragliere.

Se la decisione politica non può che essere giocoforza accettata, dev’essere invece fortemente biasimata la latitanza di molti (troppi) deputati al momento del votazione. La somma dei voti favorevoli e contrari dà un totale di 89, mentre il Gran Consiglio conta 120 membri. Gli altri 31 dov’erano? Tutti, ma proprio tutti, affaccendati in faccende più importanti?

Da quel che riportano le cronache parlamentari, uno degli argomenti sollevati contro la proposta del diritto di voto anticipato è stato quello secondo cui a 16 anni non si è ancora maturi. Beh, se dovessimo sottoporre i nostri parlamentari a un esame di maturità, i rimandati sarebbero più d’uno. E fra questi, a non dubitarne, anche coloro che considerano i sedicenni immaturi.


  • Su gentile concessione

Redatto da Marco Tognola – stampa@rezzonico.ch