Gestiamo il paesaggio, gestiamone i rifiuti
Quando riscontri un problema chiudi gli occhi, e pensa a come cambiare le cose… Quando li riapri, inizia a cambiarle.
Il problema della gestione dei rifiuti é diventato sempre più di rilevanza nazionale e direttamente sotto gli occhi dei cittadini. La smodata crescita dei consumi e l’urbanizzazione degli ultimi decenni hanno da un lato aumentato moltissimo la produzione dei rifiuti e dall’altro ridotto le zone disabitate in cui trattare o depositare i rifiuti. La società moderna oggi si trova quindi costretta a gestire una grande quantità di rifiuti in spazi sempre più limitati. Una situazione in cui si alimenta anche il traffico e lo smaltimento illegale dei rifiuti.
Giovedì 5 aprile le scuole del Comune di Poschiavo si sono nuovamente date appuntamento, dopo ben 5 anni, per una giornata all’insegna dell’ecologia in Valposchiavo.
Gli scolari hanno raccolto ben 5640 kg di rifiuti. Ciò significa una buona tonnellata all’anno di rifiuti dispersi nell’ambiente. In che modo stiamo distruggendo la Valle
Così comincia la discussione denominata Ama il consumo come te stesso.
L’ambiente, il paesaggio e la natura sono i grandi punti di forza della Val Poschiavo, anche in una prospettiva economica, oltre che umana, afferma Fabrizio Lardi.
Il progresso e il relativo consumismo occupano nella nostra cultura una posizione centrale: si presentano come un idolo da adorare. Chi non si dimostra dedito al raggiungimento del progresso, viene qualificato come un arretrato, un superato, come un primitivo legato ancora all’età della pietra, al lume di candela. Non ci si dovrebbe limitare a demonizzare un processo già in atto ormai da molto tempo, ma ci si deve imporre la comprensione di questo fenomeno, cercare il modo di agire, affinché esso non rovini la nostra vita e quella delle generazioni future.
Si parla anche d’energia rinnovabile, per esempio l’energia solare, eolica, idrica, che nuoce meno alla natura rispetto all’energia non rinnovabile come il petrolio e l’uranio delle centrali atomiche. Così ci si pone anche la domanda: il giorno che non ci sarà più energia atomica cosa e come faremo avendo una grossa mancanza d’energia?
Livio Mengotti ci espone il problema della Regione: essa fa i contratti con le aziende di ecoservizi, appalta la raccolta, paga le prestazioni alle aziende e poi manda la fattura ai comuni. I comuni a loro volta hanno due leggi diverse per poter fatturare ai cittadini il servizio. In sostanza i comuni non si sentono ”moralmente” coinvolti se la raccolta non è perfetta, perché è di competenza della Regione. Già pagano alla Regione una fattura molto salata. La Regione non ha strumenti per punire chi non smaltisce i rifiuti correttamente, perché le leggi sono comunali e non si sente ”moralmente” responsabile.
Infine Alessandro della Vedova propone delle possibili soluzioni riguardo alla Regione Valposchiavo e ai suoi doveri in questo contesto:
. *Promuovere costantemente campagne di sensibilizzazione nei confronti della popolazione, affinché gli ”sporcaccioni” si riducano sempre più, sino a scomparire del tutto;
. Organizzare un ”servizio ecologico” ad hoc di pronto intervento, dotato di procedure chiare e snelle, a cui chiunque di noi possa rivolgersi nel caso si trovasse di fronte a rifiuti ingombranti da sgomberare, senza quindi dover aspettare ulteriori 5 anni per vederli rimossi;
. Aumentare la presenza di cestini e bidoni per i rifiuti minori (carte, lattine, bottiglie ecc.) nelle zone sensibili e maggiormente visitate, confidando sempre e comunque nella buona educazione delle persone!*
Ho letto su un muro in una città:
Quando riscontri un problema chiudi gli occhi, e pensa a come cambiare le cose… Quando li riapri, inizia a cambiarle.
Redatto da Alice Raselli – aly90@bluewin.ch