Emozioni siderali per Eros Crameri
A distanza di settimane la memoria di Eros ritrova vivissime le emozioni vissute la sera del 31 maggio 2007 quando la sua canna da pesca divenne cosa viva e una trota canadese di eccezionali dimensioni gonfiò la rete del guadino.
Giovedì sera (31 maggio 2007 N.d.R), ho deciso di andare a pesca con il papà. Ho raggiunto il “laras vec” in barca. La serata non prospettava nulla di particolare, pesca senza infamia e senza lode.
Ad un tratto non riuscivo più a recuperare la lenza e perciò temevo che si fosse impigliata in un ramo. Ho tentato in tutti i modi di sganciare l’amo, ma senza successo. Improvvisamente la lenza non era più in tensione, come se si fosse miracolosamente staccata. Poi ho sentito uno strattone. La frizione del mulinello frenava lo scorrere improvviso della lenza. Soltanto a quel punto mi sono reso conto di aver catturato un gran pesce. Ho continuato a riavvolgere regolarmente e con continuità la lenza. Qualche volta sentivo degli strappi decisi. Dopo ca. dieci minuti di lotta con il pesce ho ceduto la pesca al papà.
Le braccia erano stanche. Passato a prora ho riportato a bordo l’ancora perché temevo che la lenza potesse impigliarvisi.
Mi tremavano le gambe ed ero molto agitato.
Quando ho visto per la prima volta il pesce, il cuore ha iniziato a battermi a mille.
Ho preso il guadino per recuperare la trota ma mi sono reso conto subito che era troppo piccolo.
Infatti la preda riusciva a uscirne con un guizzo. Per fortuna altri pescatori incuriositi dalla prolungata lotta, si sono avvicinati alla nostra barca. Così un pescatore ha recuperato la trota per me grazie al fatto che avesse un canestro di dimensioni maggiori.
Era una trota canadese di 70 cm, dal peso di 3,100 chilogrammi.
Redatto da Il Bernina – redazione@ilbernina.ch