Nessuna presunzione, ma visioni diverse!
Sfogliando un importante quotidiano italiano mi sono imbattuto in un articolo dal titolo: “La Svizzera corteggia le aziende del Nord Italia”. Leggendolo, emerge come il più attivo in questo senso sia il Canton Ticino con più di 50 nuove aziende costituite nel solo 2006 e riconducibili all’Italia. Si apprende anche come il nostro di Cantone, lo scorso novembre, abbia organizzato degli incontri a Milano per promuovere dal punto di vista economico il territorio grigionese, mentre la Confederazione, si legge ancora, si appresta a fare altrettanto a Brescia in favore dell’intero territorio elvetico.
Dove voglio arrivare citando questo…?
In piena sintonia con quanto sostenuto da diverse personalità valligiane, anche il sottoscritto afferma da tempo che la nostra Regione, se vuol beneficiare di un ulteriore sviluppo, deve certamente consolidare i rapporti verso Nord, ma, al contempo, deve sfruttare meglio anche le opportunità offerte a Sud da uno dei quattro «motori economici continentali», vale a dire la vicina Lombardia, che rappresenta un mercato di quasi 10 milioni di potenziali acquirenti! Le azioni intraprese a livello cantonale prima, e federale poi, dimostrano la bontà di questa visione.
Perseguire simili intenti credo sia tuttavia più facile se si conoscono a fondo le dinamiche che caratterizzano il «bel paese». A questo proposito, mi distinguo per aver vissuto, studiato e lavorato per quasi tutto l’ultimo decennio a Milano, dove ho avuto modo di allacciare stretti contatti con enti pubblici ed aziende private e di conoscere a fondo il modo di pensare, agire, e quant’altro, caratterizza l’Italia da un «punto di vista economico». Dicendo questo non pretendo certo di insegnare alcunché a nessuno, e non credo neanche sia sinonimo di «presunzione» da parte mia. Forse, più semplicemente, è «consapevolezza» di poter affrontare la presidenza della Regione, qualora i valposchiavini me ne serbassero l’onore, con un bagaglio di esperienze all’altezza del compito richiesto. Concludo quindi fiducioso che gli elettori non si lasceranno condizionare dai pregiudizi, ma sapranno invece scegliere in modo oggettivo confermando il risultato conseguito al primo turno elettorale, che, come già avuto modo di dire, rappresenterebbe il miglior viatico per affrontare con ancora più motivazione questa grande sfida chiamata Regione Valposchiavo!
Redatto da Alessandro Della Vedova – alessandro.dellavedova@itia.cnr.it