Il viaggio del Serassi verso le origini

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Il viaggio del Serassi verso le origini

Ponteranica, 21 settembre 2007

Dopo lo smontaggio avvenuto la settimana scorsa, l’organo Serassi é partito alla volta di Ponteranica, vicino a Bergamo dove fu costruito 220 anni fa.

Caricati i diversi pezzi sul furgone, alle 8:00 di mattina con Gianluigi e Marco Piccinelli abbiamo passato la frontiera di Piattamala. A circa tre ore di distanza si presentava davanti a noi l’imponente città di “Bèrgum de hura”, ai piedi della quale ci attendeva la famigerata dogana che tanto ci ha fatto sospirare.

“Snellite” le pratiche burocratiche (circa un’ora e mezza d’attesa!) finalmente abbiamo potuto scaricare l’organo a Ponteranica presso l’antica ditta organara Cavaliere Emilio Piccinelli.

Nella bottega a conduzione familiare si respira aria d’arte: ovunque pezzi di organi smontati in fase di restauro. Inoltre in essa sono conservate e utilizzate le attrezzature dei Bossi, organari altrettanto rinomati come i Serassi. In seguito abbiamo fatto visita a due fratelli del Serassi, passando davanti al palazzo della celebre famiglia dal quale uscirono molti celebrati strumenti.

Il primo è quello di Sant’Alessandro della Croce, la chiesa che frequentavano i Serassi. Questi ultimi nel 1860 vollero costruire uno strumento speciale per la loro chiesa e vi infusero tutte le conoscenze e i materiali sperimentati fino ad allora. Il risultato è una colonna sonora impressionante con un ripieno a 14 file (mentre un organo normale ne conta 4), Contrabbassi (profondi e commoventi da soli) che assieme alle Bombarde assumono un nerbo fulminante. Inoltre i registri da concerto offrono possibilità pressoché infinite di registrazione ed effetto, tanto che è impossibile annoiarsi.

Il secondo è quello più piccolo nato a Villa d’Almè nel 1797. La particolarità sta nel fatto che le canne di facciata sono un trompe-l’oeil: infatti per problemi di spazio esse sono ridotte a corpi semicilindrici di legno (muti), rivestiti in stagno.

Dunque un ritorno alle origini per il nostro Serassi in una zona ove sono nati e vivono tutt’ora molti suoi fratelli e ove regna ancora una solida tradizione organaria. Eredi di questa gloriosa tradizione i Piccinelli riporteranno agli antichi splendori il Serassi “svizzero”.

Il maestoso prospetto dell’organo Serassi nella chiesa Sant’Alessandro della Croce.

Redatto da Domenico Pola – menighin@bluewin.ch