Sì a una restrizione moderata del fumo negli spazi pubblici

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Sì a una restrizione moderata del fumo negli spazi pubblici

Votazione popolare del 25 novembre 2007

Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità

Il 25 novembre 2007 il Popolo grigionese è chiamato alle urne per esprimersi in merito alla revisione parziale della legge sull’igiene pubblica. Oggetto principale di questa revisione è la protezione dei non fumatori dal fumo passivo. Le persone esposte al fumo passivo sono esposte agli stessi rischi per la loro salute dei fumatori. Questo dato di fatto è scientifica-mente provato e in linea di massima oggi non viene più contestato. Inoltre, sempre più per-sone sono infastidite dal fumo delle sigarette.

Con un solo voto contrario e due astensioni, il comitato cantonale del PSG ha preso una chiara posizione in merito alla legge che proibisce il fumo nei locali aperti al pubblico: l’elettorato è invitato ad accettare la revisione della Legge sanitaria cantonale.

La pericolosità del cosiddetto fumo passivo è scientificamente documentata: ogni giorno si verifica in Svizzera un decesso a causa dell’inalazione del fumo altrui. La gioventù è particolarmente esposta a questo pericolo: il 54% dei giovani nella fascia di età fra i 14 e i 19 anni è quotidianamente esposto per almeno un’ora al fumo del tabacco; tale percentuale si eleva al 62% per i giovani fra i 20 ed i 24 anni.

Per quanto attiene al favore del pubblico, un’inchiesta dimostra che i due terzi della popolazione si dichiara d’accordo con il divieto di fumo in ristoranti, caffè e bar; la percentuale sale al 76% fra i non fumatori. Rappresentano il 78% della popolazione coloro che chiedono un posto di lavoro senza fumo e fra questi anche i fumatori sono rappresentati nella misura del 63%. Questi dati la dicono lunga sul favore di cui godono disposizioni di legge a protezione dagli effetti nocivi del fumo passivo.

I costi sanitari causati nel nostro paese dal consumo di tabacco vengono stimati in importi fra i 5 ed i 10 miliardi di franchi annui. Ne consegue logicamente la necessità di intervenire in modo efficace.
Qualora il popolo accettasse la revisione della legge, proibendo il fumo nei luoghi aperti al pubblico, il nostro cantone si allineerebbe sulle posizioni del Ticino e di Soletta, che già hanno introdotto severe misure di restrizione – misure che, in diversi altri stati europei, già rappresentano un fatto acquisito.

Redatto da Il Bernina – redazione@ilbernina.ch