Sessione di dicembre
GRAN CONSIGLIO
Un regalo di Natale a tutti i contribuenti: la riduzione delle imposte di cinque punti percentuali per le persone fisiche e giuridiche. È quello che ha fatto il Gran Consiglio, su proposta del Governo, approvando il preventivo 2008 del Cantone che indica un avanzo di esercizio di oltre una cinquantina di milioni. No, invece, all’iniziativa popolare che vuole abbassare il numero dei deputati dagli attuali 120 a 80 e sulla quale i cittadini saranno chiamati ad esprimersi, molto probabilmente, il prossimo 24 febbraio.
Finanze e fisco
Quattro giorni di sessione dedicati soprattutto ad analizzare i conti pubblici per il prossimo anno, che a fine 2008 produrranno mezzi propri per quasi 400 milioni e conti che hanno portato il Governo a proporre una riduzione dell’onere fiscale che grava sui contribuenti (tutti, non solo alcune categorie come era successo in precedenza). Lo sgravio fiscale dovrebbe costare al Cantone degli ammanchi assolutamente sopportabili, almeno per cinque anni. La ministra delle finanze Eveline Widmer-Schlumpf ha infatti tenuto a rilevare che questa decisione favorevole ai contribuenti non è “definitiva e immutabile”, nel senso che forse già tra cinque o sei anni il Governo potrebbe ritornare sulla sua decisione qualora le finanze cantonali dovessero nuovamente peggiorare. A fine dibattito, il preventivo è stato modificato di solo un milione, importo destinato in sostanza a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. L’avanzo previsto per il 2008 è così sceso da 56,1 a 55,1 milioni.
Residenze secondarie
Alcuni deputati hanno chiesto, senza successo, misure più impegnative ed elaborate a livello cantonale per limitare quello che in alcune zone del Cantone è diventato un notevole e quasi irrisolvibile problema, quello delle residenze secondarie. Proprio per tenere conto delle differenze il Governo si è detto disposto, in buona sostanza, a pensare misure pianificatorie ed eleborare un catalogo di misure che i Comuni o le altre autorità locali potranno (ma forse dovranno) adottare nei casi più gravi. Tra queste vi sono anche misure fiscali che potrebbero fortemente incidere sulle abitazioni di vacanza e stimolare la realizzazione di residenze primarie.
“80 ne bastano”
Decisamente segnato il destino dell’iniziativa popolare “80 ne bastano” per ridurre il numero dei granconsiglieri. Lo hanno riconosciuto in sala gli stessi socialisti, sottolineando come nessuno li avesse seguiti in commissione. E così è stato anche nel plenum, con i soli esponenti della sinistra (nemmeno tutto il gruppo…) a sostenere la proposta che dovrebbe ridisegnare il profilo politico cantonale e del Gran Consiglio. In aula è più volte risuonato il monito che, accettando una simile richiesta, a rimetterci alla fine sarebbero solo le periferie e le minoranze, quella grigionitaliana compresa. Adesso toccherà a noi cittadini grigioni esprimerci.
Assegni familiari
Non ci sarà un’iniziativa cantonale dei Grigioni per sgravare gli assegni famigliari percepiti dai genitori che lavorano. La proposta voleva sostanzialmente aiutare i genitori anche perché – secondo i sostenitori, ovvero la frazione del PDC – è illogico che lo Stato dia con una mano e con l’altra tolga. Il Gran Consiglio ha bocciato la proposta per pochi voti (60 no e 52 sì), ritenendo corretti gli scopi fondamentali ma poco opportuna la via scelta.
Fusioni comunali
Una lunga discussione, per un chiaro e scontato risultato, è stata quella condotta su tre fusioni comunali. Nuove entità locali che riceveranno in totale oltre 5,7 milioni per “premiare” la loro volontà aggregativa. Se da gennaio i Comuni retici saranno 203, il loro numero è destinato a diminuire ulteriormente.
Redatto da Marco Tognola – stampa@rezzonico.ch