Il buon senso é guardare alla realtà delle cose
Caro Elio,
mi fa piacere che tu abbia preso in mano la penna per esprimere la tua opinione in merito al mio articolo sulle elezioni dei Consiglieri federali. È un arricchimento all’argomento (da cosa nasce cosa) e un contributo che risveglia quell’appiattimento politico, troppo ricorrente nella nostra cara Svizzera.
Anche i sassi sanno che nel nostro Paese la dittatura non esiste, quindi non mi sembrava il caso di spiegare perché ho usato questa parola. In realtà l’ho citata – ammetto che avrei potuto usarne un’altra – quale metafora per sottolineare la sfrontatezza dell’Unione democratica di centro (UDC) nel riproporre il loro Candidato leader a mezzo di un ricatto: o eleggete questo candidato o andiamo all’opposizione. A me sembra questo un atteggiamento maledettamente parente della dittatura. Affermare poi che il mio scritto «ci ricorda titoli di giornali d’anteguerra che ci pervenivano dalla vicina Repubblica» è un’uscita inadeguata e irragionevole.
Il tuo articolo mi dà l’opportunità per chiarire una cosa fondamentale: personalmente non ho nulla contro Christoph Blocher. Anzi, lo ritengo un politico tutto d’un pezzo, intelligente, caparbio e capace di parlare alla gente in modo diretto e vivace. Anche se non sempre condivido le sue idee, è comunque un politico che mi piace ascoltare. Ma, guardando alla realtà delle cose, bisogna anche ammettere che, per il suo carattere un po’ paternalista, non è idoneo per la carica nell’esecutivo. Infatti in questo si trovava in gabbia perché non poteva buttare fuori tutto quello che aveva dentro, anche se ogni tanto lo faceva lo stesso, alla faccia della collegialità. Nel Consiglio federale non riusciva ad esercitare pienamente quel ruolo collegiale tipico del nostro sistema democratico svizzero, che non sarà perfetto ma che sicuramente è uno dei migliori al mondo. Questo e soltanto questo è lo scopo per cui non è stato rieletto. Adesso si ritroverà di nuovo nel suo elemento e sfornerà ancora chissà quanti interessanti argomenti, che daranno vivacità alla nostra politica federale.
- [foto-logo: la sala del Consiglio federale]
Redatto da Remo Tosio – remo.tosio@bluewin.ch