APE: Inaugurazione della nuova capanna
Con l’ultimazione dei lavori alla nuova capanna APE termina un periodo vissuto quasi in apnea dall’Associazione Poschiavina Esploratori. Dopo che la capanna Lavecc sopra San Sisto é stata preda delle fiamme, gli esploratori valligiani si sono barcamenati fra locali provvisori.
Ora l’inaugurazione della Capanna dà inizio ad una nuova era per l’APE.
Il Bernina ha incontrato Mauro Vassella, responsabile delle attività degli esploratori valligiani, per rivolgergli alcune domande e per dargli la possibilità di far conoscere le idee che animano le proposte dell’Associazione ai nostri lettori.
ilbernina: 1. Con quali sentimenti sta affrontando questo momento topico per l’Associazione Poschiavina Esploratori?
Mauro Vassella L’apice dell’associazione scoutistica in Valposchiavo è stata indubbiamente negli anni ’70-’80.
L’effettivo degli attivi, fra i più giovani esploratori e lupetti era di circa 60-70 unità. Il successo era sicuramente da attribuire ai responsabili che con grande impegno hanno saputo entusiasmare i giovani. Durante la fine degli anni ’90, sia per una maggiore concorrenza di attività giovanili, sia per un mancato rinnovo dei monitori in seno al movimento, la sezione ha subito una diminuzione degli attivi. Inoltre la perdita della capanna Lavecc nell’ottobre del 2000 ha messo maggiormente in difficoltà lo svolgimento della regolare attività.
Negli anni seguenti ha avuto inizio la riorganizzazione del comitato, trovando persone disponibili, capaci e con voglia di fare, che in poco tempo sono riuscite a rilanciare sia l’attività scout come pure a realizzare la nuova capanna. In questo contesto è giusto ricordare che la popolazione in votazione ha sostenuto la nostra causa, accordando con grande maggioranza un contributo finanziario e il fondo edificabile.
Ora la capanna APE Pru Gerli è realizzata a piena soddisfazione del comitato. A nostro modo di vedere la costruzione si integra bene nel paesaggio grazie alla scelta dell’architetto di combinare legno e sasso, come fra l’altro anche richiesto da parte dell’ufficio cantonale di pianificazione per staccare il permesso fuori zona.
Grazie all’ottimo lavoro del comitato in sintonia con l’attento architetto, i contributi delle ditte coinvolte, i generosi sponsor e non da ultimo un esemplare disponibilità di enoisti e genitori a svolgere lavori di volontariato, concludiamo la nostra impresa in maniera più che rallegrante pure dal lato finanziario chiudendo i conti addirittura sotto il preventivo. Nel contempo siamo anche felici di poter contare fra i nostri attivi una trentina di lupetti ed esploratori e oltre una quarantina di raider e rover.
Redatto da Luca Beti – luca.beti@bluewin.ch