La sfortuna é c(i)eca
Si respira l’atmosfera dei momenti importanti a EuroPrada 2008. L’entusiasmo é incontenibile e gli occhi sono fissi sul maxi-schermo.
È la prima di un campionato europeo di calcio ancora giovane e che tutti si augurano possa portare lontano la nazionale rossocrociata.
Il bocciodromo è straripante casacche rosso-bianche e gli spettatori alla partita inaugurale palpitano e gemono ad ogni affondo dei loro aficionados. Siamo agli ultimi scampoli del primo tempo, la platea si alza, urla e poi si abbatte di fronte alle lacrime di Frei.
Sui tifosi si stende un velo di incredulità e rassegnazione e la pausa viene vissuta su toni pacati.
A fine partita abbiamo voluto cogliere a caldo alcune impressioni.
Loris e Marco Monigatti così si esprimono: «La Svizzera ha giocato bene, al di sopra delle aspettative. È stata sfortunata e poco concreta. In fase offensiva infatti siamo assai carenti: a questa nazionale mancano attaccanti di spessore. I rossocrociati purtroppo finiranno in fretta il loro torneo: usciranno al primo turno.»
Simona Passini e Stefania Bondolfi sono rattristate: «Ci spiace enormemente per Frei. Era una pedina fondamentale per la Svizzera. La nostra squadra ha giocato complessivamente abbastanza bene, ma non ha saputo sfruttare le occasioni. I nostri passeranno il turno. Siamo fiduciose.»
Josy Battaglia così analizza la partita: «La Svizzera ha giocato meglio della Cechia, ma non è stata capace di concretizzare. Bene difesa e centrocampo, attacco sterile e da ridisegnare. Vedrei di buon occhio Vonlanthen davanti e Streller in panchina. Il proseguo del torneo della Svizzera si giocherà con la Turchia: lì la nostra compagine sarà chiamata a raccogliere la posta piena. Con il Portogallo invece dobbiamo mettere un punto in cascina. Il passaggio del turno sarebbe già un successo.»
Redatto da Luca Beti – luca.beti@bluewin.ch