L’avvocato dei poveri
Il Movimento Poschiavo Unita si incontra per l’ordinaria assemblea presso il Bocciodromo di Prada. Sono una ventina i simpatizzanti del movimento, fra i quali si contano pure due membri del partito Insieme Per Poschiavo, presenti nello spazio solitamente destinato al gioco delle bocce presso il Bocciodromo di Prada.
A gettare il pallino, andare a punto, bocciare è Arkus Raselli. La prima parte della partita (della serata) è tutta sua. Gli altri rimangono in un religioso silenzio.
Il MPU di partite ne ha giocate tante: il mattatore della serata ci ripresenta quelle del 2008.
Quella di Arkus è una lunga carrellata e dimostra l’attivismo di un movimento che continua a mettere legna sul fuoco della politica comunale.
Nella sua retrospettiva parla della normativa sui funghi, della quale, si rammarica Arkus, non si è giunti a un niente di fatto in quanto l’amministrazione comunale, dopo la perizia giuridica del cantone, l’ha rimandata al mittente in quanto la direttiva si scontrava con una legge superiore.
Arkus trova conforto nel fatto che: «In Ticino e in Mesolcina il problema della raccolta funghi è analogo.»
Rievoca poi l’interessante relazione sull’inquinamento luminoso di Stefano Klett tenutasi nel corso dell’Assemblea 2007. Anche qui Arkus parla di un sogno ancora nel cassetto in quanto: «La cassa del MPU è vuota e il progetto è impegnativo anche dal punto di vista finanziario.»
«L’elezione del Consiglio scolastico, grazie alla coalizione partitica, ci ha permesso di scalzare il PDC dall’egemonia sul consesso e di segnare un punto a nostro favore»} si rallegra Raselli.
Il futuro degli uffici postali è un altro dardo tolto dalla faretra del MPU. «Ci si ritrova nell’analoga situazione vissuta a Le Prese, la quale ha innescato conseguenze a catena» afferma amareggiato Arkus e continua «Infatti dopo la chiusura della posta, ne sono seguite altre che hanno indubbiamente impoverito il paese.»
Così spiega che il MPU, al fine di evitare altre chiusure degli sportelli postali, ha lanciato una petizione grazie alla quale si tenta almeno di non lasciare scivolare via senza clamore quest’altra conseguenza del neoliberismo galoppante e della libera economia di mercato.
Il MPU non si è ritagliato una posizione di forza nei consessi che contano e così cerca nei media locali le casse di risonanza della sua voce: «Il movimento si impegna ad informare su ciò che avviene in Giunta, per ovviare alla difficoltà di far valere le sue ragioni.»
La zona Li Geri è un altro tema al quale il gruppo volge uno sguardo attento. «Osserviamo con occhio critico la zona e cerchiamo di trovare delle soluzioni», rende noto Arkus.
«Il campo di ghiaccio» continua sulla scia delle recriminazioni Raselli, «è un impianto che non viene sfruttato come meriterebbe. Sarebbe auspicabile un utilizzo pure estivo con attività consone, come il beach soccer e il beach volley.»
Conclude questa lunga rassegna con un augurio: «Ciò che il MPU ha fatto non è poco. Le forze certo non sono illimitate e ci auguriamo che il gruppo venga rinfoltito da nuove e fresche leve.»
Poi in un attimo Arkus cancella con una bocciata al volo il passato e volge subito lo sguardo al futuro: anche questo è ricco di idee e di progetti.
Getta sul campo il pallino, va a punto e boccia tutto solo.
Ecco i propositi del MPU. Non sono pochi.
–Traffico e trasporti: ricerca di soluzioni lungimiranti con il minor impatto ambientale e paesaggistico; zona 30 km negli abitanti e in particolare nei pressi delle scuole; riproporre le circonvallazioni in valle; soluzioni mirate passo del Bernina e di Livigno;
–Risorse e rifiuti: creazione di centri di raccolta adeguati al fabbisogno; chiusura definitiva della discarica di Pedemonte con la relativa bonifica del terreno; denuncia di tutte le discariche abusive sul territorio;
–Sociale e anziani: difesa dei posti di lavori in valle; costruzione di un centro giovanile; sostegno dei gruppi già attivi impegnati nell’ambito sociale;
–Scuole e formazione: mantenimento di una scuola di qualità; progetto harmos; sostenere una scuola professionale funzionale in valle;
–Territorio e ambiente: difesa delle risorse fondamentali, della qualità della vita e salute pubblica; incentivare il risparmio energetico dark sky; sostenere al costruzione di riscaldamenti a legna o truciolato;
–Salute e sport: integrazione fra offerta turistica e infrastrutture sportive; spazi adeguati a disposizione per i giovani sportivi (e non) anche alla sera;
–Finanze: lotta allo spreco, alle diseguaglianze, all’inerzia, ai nepotismi; massima efficienza dei servizi regionali; politica orientata al futuro e alla qualità di vita;
–Cultura e turismo: gestione e promozione dei beni culturali; sostegno attivo agli eventi, mostre e spettacoli, pubblicazioni.
Arkus si toglie il fazzoletto di tasca, pulisce la boccia, se la liscia fra le mani e poi, roteando il braccio destro, la lancia in aria, per l’ultima stoccata e spazza il campo.
La partita è finita. Raccoglie le sue cose, si mette da parte, quasi scompare e lascia agli altri la partita.
Lascia il campo alla seconda parte della serata.
[Nei prossimi giorni seguirà l’articolo “Si sta come d’inverno sotto la neve gli scoiattoli” che riferirà della seconda parte della serata]
Redatto da Luca Beti – luca.beti@bluewin.ch