1408 – l’anno della scelta per la Valposchiavo

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1408 – l’anno della scelta per la Valposchiavo

Si avvicina l’ultimo appuntamento nel ciclo di manifestazioni che ha segnato i 600 anni dall’adesione della Valle di Poschiavo alla Lega Caddea. A fine novembre, la Società  Storica presenta la pubblicazione che ricostruisce i retroscena della scelta politica, fatta alle soglie dell’Epoca moderna.

Con un breve ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente, arriva la pubblicazione legata al 1408, l’anno in cui la Valle di Poschiavo ha fatto una scelta che definisce ancora oggi il suo destino. Da 600 anni ormai la Valle di Poschiavo è parte dei Grigioni e da lì in poi questo legame è stato più volte ribadito. La posizione di passaggio fra nord e sud è oggi un elemento centrale dell’identità regionale. Quali ragioni precise abbiano portato alla scelta è ancora poco noto e merita un approfondimento.

Dentro la storia
Il processo di emancipazione dal sud affonda le sue radici nel lontano Medioevo. A quell’epoca, il distacco dal ducato dei Visconti di Milano e il passaggio alla Lega Caddea hanno creato i presupposti per uno sviluppo della valle in un’altra direzione e l’hanno aperta a nuovi influssi esterni. Gli esiti di questo nuovo orientamento sono mutamenti e differenziazioni che non sono avvenuti in altre realtà analoghe e confinanti e che sono andati a plasmare quella che si potrebbe definire «la peculiarità valposchiavina».

Per dare rilievo alla pubblicazione, gli autori aprono l’orizzonte anche su altre regioni come la Bregaglia, la Mesolcina, Bormio, Chiavenna e la Val San Giacomo, le quali hanno condiviso in parte il destino della Valle di Poschiavo e hanno conosciuto esiti paralleli o molto diversi.

Un’opera a più voci
Contribuiscono alla pubblicazione curata dallo storico Arno Lanfranchi sia autori grigioni che valtellinesi i quali illustrano i presupposti e gli avvenimenti da differenti punti di vista, facendo convergere ottiche diverse. Si tratta di Diego Zoia, noto storico valtellinese, della medievista valposchiavina Fiorenza Lanfranchi, come dei due autori del nord Marc Antoni Nay e Florian Hitz. Il curatore stesso, Arno Lanfranchi, firma il contributo centrale che, grazie ad un’attenta lettura delle fonti del tempo, rappresenta uno specchio della situazione locale alle soglie dell’Epoca moderna. I vari contributi compaiono nella loro lingua originale e presentano un riassunto nell’altra lingua. Questo sforzo redazionale vuole aprire la ricezione dell’opera anche ad un pubblico nordalpino. Completa l’opera la trascrizione del documento del settembre del 1408 nella sua versione latina e in una nuova traduzione in italiano.

Le attività, realizzate durante l’autunno 2008, sono state realizzate in comune dalla Pro Grigioni italiano, dalla Fondazione Ente Museo Poschiavino, dal Polo Poschiavo. La Società Storica Val Poschiavo sostiene in questo contesto la pubblicazione che può essere ritenuta un po’ il cuore del programma che ha offerto approfondimenti, dibattiti e incontri. Dopo la presentazione, prevista nella sala della Casa Besta, si potrà acquistare il volume nei punti vendita consueti: Libreria l’Idea, Tipografia Menghini, come a Tirano e Coira.

Daniele Papacella, presidente della Società Storica

Redatto da Nicola Zala, operatore culturale PGI Valposchiavo – nicola.zala@pgi.ch