Il dilemma della Posta: pubblica o privata?
Il coraggio di ristrutturare per affrontare le sfide future.
Sulla questione riguardante le ristrutturazioni proposte dalla Posta a Poschiavo sembra ci sia un’unica opinione: difendere a qualunque costo lo stato attuale. Ma forse sul tema varrebbe la pena fare una riflessione a 360 gradi, affrontando alcune questioni, magari anche un po’ scomode, in modo differenziato e non con dei luoghi comuni.
I punti centrali
PRIMO: mantenere il servizio alla popolazione. La Posta ha dimostrato di essere in grado di preservare (in alcuni casi forse addirittura migliorare) il servizio anche basandosi su modelli che non fanno capo ad uno sportello fisso.
SECONDO: i posti di lavoro. L’aumento di produttività in tutti i settori eco-nomici è un dato di fatto, in alcuni l’aumento è più marcato che in altri. Si tratta di un processo dinamico, sempre in movimento, dove dei posti di lavoro scompaiono in certi settori ed altri vengono creati in altre branche economiche in espansione. Questo succede ovunque; non vi è nessuna regione che riesce a sottrarsi a questo meccanismo. Affermare che creare nuove possibilità non è possibile, significa ar-rendersi senza neppure provare a cercare nuove soluzioni. Per quanto questo sia obiettivamente difficile in regioni periferiche e per quanto ogni posto di lavoro sia preziosissimo in queste zone. E senza negare che ad ogni posto di lavoro è legata la vita di persone e famiglie. Ma anche in quest’ambito penso si possa affermare con buona certezza che le soluzioni per evitare che delle persone si ritrovino in difficoltà non sono solo praticabili, ma addirittura sono una condizione “sine qua non” per proporre delle ristrutturazioni, soprattutto da parte di un’azienda come La Posta.
TERZO: i costi per il servizio. O si permette ad un’azienda (in que-sto caso alla Posta) di ottimizzare i suoi costi o a medio-lungo termine il rischio è quello di perdere il servizio stesso, in primis nelle regioni periferiche. Meglio un’azienda riesce in questo esercizio (nell’ottimizzazione dei costi) e più ci saranno delle riserve da investire per il futuro; e tutti sappiamo che il futuro sarà partico-larmente difficile anche per il gigante giallo.
Redatto da Gianluca Giuliani – gianluca.giuliani@flury-giuliani.ch