Legge sugli stupefacenti: revisione moderata

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Legge sugli stupefacenti: revisione moderata

La revisione della legge sugli stupefacenti intende dare una base legale alla politica dei quattro pilastri (prevenzione, terapia, riduzione dei danni, repressione) grazie alla quale negli anni ’80 si potè far fronte alla situazione insostenibile delle scene aperte della droga sviluppatasi a Zurigo nei luoghi di ritrovo Platzspitz e Letten.

La Svizzera reagì elaborando un pacchetto di misure volte sia ad evitare la diffusione degli stupefacenti attraverso la prevenzione delle dipendenze e la repressione del traffico, sia a migliorare le condizioni di vita dei tossicodipendenti mediante la terapia e il reinserimento sociale e mediante la riduzione dei rischi. La revisione in votazione intende dare una base legale a questa politica di successo adottata dalla Confederazione.


ilbernina L’Unione democratica federale (UDF), una piccola formazione conservatrice d’ispirazione cristiana, con il sostegno dell’Unione democratica di centro (UDC), ha lanciato con successo il referendum con il quale intende affossare la revisione.

Il punto più controverso della normativa riguarda la distribuzione controllata e terapeutica di sostanze stupefacenti.

La destra afferma che la distribuzione controllata della droga non ha ridotto il numero di tossicodipendenti.

Come rispondere a questa asserzione?

Franco Albertini Le riserve sollevate nei confronti della distribuzione controllata di eroina e di una politica non completamente incentrata sul principio dell’astinenza sono ben comprensibili perché tutti vorremmo che i nostri figli o i nostri giovani non consumino droghe e siano liberi da ogni forma di dipendenza. Purtroppo la realtà è un’altra e chi lavora nel campo sa che una dipendenza e in particolare la dipendenza di eroina dura in media più di dieci anni. Si tratta di una malattia cronica e difficile che solo in pochi casi riconduce all’astinenza. La distribuzione controllata, che ha una procedura di autorizzazione complessa e restrittiva cerca di aiutare proprio quelle persone che hanno tentato più volte di uscire dalla dipendenza, ma che non ce l’hanno ancora fatta. Per loro l’astinenza è una meta difficilmente raggiungibile a corto termine.

Alla fine degli anni Novanta si è adottato questo approccio che risulta sensato ed efficiente.
Migliora le condizioni sanitarie delle persone dipendenti, diminuisce la mortalità per droga e porta ad una massiccia diminuzione della criminalità e della delinquenza legata alla droga.

ilbernina I favorevoli alla revisione sono molti, fra i quali possiamo ricordare tutte le associazioni professionali mediche, le associazioni mantello di chi si occupa professionalmente di questo problema, i partiti maggioritari, fatta eccezione dell’UDC, e la Confederazione.

Quali sono gli argomenti a favore della revisione?

Franco Albertini Si tratta di una revisione moderata che dà priorità all’obiettivo dell’astinenza e che riunisce i punti di successo e non particolarmente controversi in merito alla politica della droga. In effetti, il suo percorso parlamentare non è stato troppo movimentato. Si cerca con la revisione della legge di dare una base legale duratura ad una politica che ha segnato successi. La Svizzera ha avuto un ruolo pionieristico nell’adottare la “politica dei quattro pilastri”. Secondo studi recenti (ISPA), le campagne di prevenzione hanno portato i loro frutti e la revisione permette di seguire con estrema attenzione i giovani e le persone con problemi di dipendenza.

ilbernina La distribuzione dell’eroina ai tossicodipendenti rimane per la stragrande parte dei cittadini elvetici una realtà lontana sulla quale ognuno si è fatto un’idea personale.

Ci potrebbe spiegare in che cosa consiste e come viene seguito il tossicodipendente che sceglie di fare capo alla terapia controllata?

Franco Albertini Come già accennato la procedura di autorizzazione è complessa. Sia il cantone, sia l’ufficio federale della sanità pubblica devono dare il loro accordo. I tempi di attesa sono in genere di alcune settimane.

Il paziente si annuncia per conto suo oppure è annunciato da un medico o da un ospedale.
Seguono alcuni colloqui di ammissione. Si verifica se il paziente corrisponde ai criteri di ammissione fissati dalla normativa e se potrebbero entrare in considerazione altre forme di terapia basate sull’astinenza.

La persona passa al centro (per il nostro cantone il punto di distribuzione è ubicato a Coira) di distribuzione controllata due volte il giorno; deve mettersi in fila e aspettare il suo turno. L’eroina è iniettata sotto controllo di un sanitario professionista in un ambiente chiuso e pulito. Al paziente è pure regolarmente offerta la possibilità di un colloquio.

ilbernina Quali conseguenza avrebbe il no alla politica dei quattro pilastri del popolo?

Franco Albertini Avrebbe delle conseguenze in particolare sulle persone che oggi in Svizzera sono coinvolte in un programma di distribuzione controllata di eroina. Sono circa 1300. Per queste persone sarebbero messi a rischio gli sforzi che stanno facendo per risolvere i problemi della loro vita. Una seconda conseguenza sarebbe il ritorno delle situazioni desolanti delle scene aperte in molte città. L’aumento della criminalità e delle morti di droga fanno pure parte delle conseguenze negative.

Redatto da Luca Beti – luca.beti@bluewin.ch