Schengen/Dublino: cosa e come cambia da noi?!

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Schengen/Dublino: cosa e come cambia da noi?!

L’aerodromo di Samedan diventa un confine esterno dell’area di Schengen

Di queste misure fa parte, ad esempio, il rafforzamento dei controlli alla frontiera esterna di Schengen. Dopo l’attuazione degli Accordi, anche i Grigioni avranno un confine esterno di Schengen: l’aerodromo di Samedan, nel quale atterrano anche velivoli provenienti da Stati che non fanno parte dell’Area di Schengen. Il Cantone dei Grigioni ha affidato i relativi controlli al Corpo delle guardie di confine (Cgcf).

Accesso diretto al sistema d’informazione Schengen

Con l’introduzione del Sistema d’informazione Schengen (SIS), la Polizia cantonale dei Grigioni e il Corpo delle guardie di confine avranno accesso diretto a tutti i dati investigativi degli Stati membri degli Accordi. Questo facilita notevolmente la collaborazione internazionale.

Collaborazione rafforzata fra Polizia cantonale e Corpo delle guardie di confine

In un accordo amministrativo fra la Polizia cantonale dei Grigioni e il Cgcf, in sostituzione dei con­trolli sistematici delle persone ai valichi di frontiera sono state decise misure volte a mantenere il livello di sicurezza attuale. La fascia di confine del Cgcf è stata ampliata oltre l’asse dei passi dello Julier, dell’Albula e del Flüela fino a Thusis, Klosters e Bergün. In questa fascia, il Corpo delle guardie di confine è autorizzato a svolgere determinati compiti di polizia. Così, ad esempio, le guar­die di confine possono effettuare controlli delle persone e del traffico e punire autonomamente sem­plici contravvenzioni. Violazioni gravi continuano ad essere gestite dalla Polizia cantonale. Si in­tendono intensificare, nella fascia di confine ampliata, anche i controlli di pattuglie miste con colla­boratori della Polizia cantonale e del Corpo delle guardie di confine, nonché azioni di controllo co­muni come quelle che vengono svolte già ora.

Principato del Liechtenstein

Il Principato del Liechtenstein non fa ha ancora parte dell’Area di Schengen, e pertanto, dal punto di vista legale, il confine con il Principato è una frontiera esterna di Schengen. Le Polizie cantonali di San Gallo e dei Grigioni coadiuvano il Cgcf nei controlli di polizia di confine alla frontiera con il Liechtenstein.

Le dogane restano presidiate – I controlli doganali vengono mantenuti

Poiché la Svizzera non è membro dell’unione doganale UE, il Corpo delle guardie di confine conti­nuerà a effettuare controlli doganali. Le dogane saranno presidiate anche in futuro dalle guardie di confine. Un controllo doganale è più di un semplice controllo delle merci: si tratta dell’assunzione di compiti di polizia doganale per la lotta al contrabbando (infrazioni nel settore doganale e dell’imposta sul valore aggiunto, degli stupefacenti, delle armi e del materiale bellico, del materiale radioattivo, della protezione delle specie e dei marchi, dei beni culturali, ecc), della ricerca di veicoli e di oggetti (inclusi documenti rubati o falsificati), nonché di compiti di polizia economica, fiscale, del commercio, dell’industria e sanitaria. Questi ambiti non sono toccati da Schengen. Le basi legali restano invariate e l’attività di controllo rimane la medesima. In ogni momento del controllo doga­nale (ma non sistematicamente) la guardia di confine è autorizzata a richiedere un documento d’identità per ricavarne informazioni necessarie al controllo doganale, per la sicurezza personale o sulla base dell’insorgenza di un sospetto di polizia. All’occorrenza, entro questi limiti, possono ve­nire interrogati tutti i sistemi d’informazione di polizia e di polizia degli stranieri. I controlli doga­nali possono venire effettuati in tutta la Svizzera (anche all’interno del Paese), anche con Schengen. Possono venire associati a un controllo delle persone mirato in un locale retrostante.

In tutto il Cantone, le Guardie di confine rimangono pertanto autorizzate ad eseguire controlli di polizia e di polizia di confine.

Redatto da Il Bernina – redazione@ilbernina.ch