Il PDC si sente a quanto pare soverchiato dall’opposizione

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Il PDC si sente a quanto pare soverchiato dall’opposizione

E il cittadino che ne pensa in merito al presunto ”sgarbo istituzionale” che la minoranza avrebbe perpetrato nei confronti della maggioranza?

Brutto finale dopo un anno moscio. Noi ci attendevamo per contro un sereno bilancio dei lavori 2008. E invece niente o quasi di tutto questo.

Per contro abbiamo dovuto subire stoicamente (ossia senza prendersela affatto e nessuna intenzione di replicare) l’ennesima lezioncina moraleggiante e un sentito biasimo all’indirizzo di una certa stampa troppo critica nei confronti della maggioranza. Nel corso della seduta è suonato autoritariamente anche il famigerato campanello (vera arma in mano al presidente Della Vedova in difesa della ragion comune, dei buoni constumi e delle consuetudine approvate) per stroncare l’ennesimo intervento MPU (che difendeva a spada tratta tra l’altro i buoni argomenti dei 1350 cittadini contrari alla chiusura definitiva dei due uffici postali). Brutto epilogo anche questo.

Come se non bastasse (e ciò stupisce davvero), prontamente sulla stampa gli alti organi PDC si mettono a mugugnare intorno a presunti torti subiti, a un’indelebile „macchia”, a un „colpo basso”, a uno „sgarbo isituzionale”, a „inutili provocazioni”. Parole forti e frutto di grande turbamento emotivo.

Molti cittadini ci hanno prontamente interpellati per avere ragguagli su quanto combinato. Infatti dai toni assunti si poteva presumere che doveva essere grossa davvero, questa volta. E anche dal giornale si capiva poco o nulla. Si poteva solo eruire che si trattava di un fatto assai grave. E a spiegarla e a rispiegarla, a dire il vero, rimaniamo anche noi sempre più perplessi, anzi, non riusciamo più a capire del tutto. E ci chiediamo dove gli amici PDC vogliano davvero andare a parare.

Se già comunque siamo stati così chiamati in causa (infatti, chi di noi avrebbe detto qualcosa?) e ci vien richiesta più informazione da parte di molti cittadini, ecco prontamente alcune delucidazioni in merito. E lo facciamo con il metodo della domanda e della risposta. Per quanto riguarda poi il giudizio finale, ci affidiamo benevolmente alla solita saggezza del lettore.


Domanda no. 1 – Nella nomina del Presidente e del Vicepresidente di Giunta – in un’ottica di alternanza – vengono prima le frazioni o la maggioranza, rispettivamente la minoranza?

Possibile risposta – Secondo la momentanea maggioranza numerica in giunta, ovviamente il partito. E così l’ha pensata addirittura anche il consigliere Tuena, rappresentante di Le Prese ma ora stabilmente e felicemente domiciliato a Poschiavo, nonché il presidente uscente di giunta Della Vedova che fra l’altro non ha mancato di dire la sua a posteriori e con tutto altro tono anche nel giornale, in apparente qualità di vero politico super partes.

Noi invece abbiamo analizzato la situazione da un altro punto di vista. Infatti dal 2000 a questa parte, Le Prese, con le sue frazioncine di Miralago, Cantone, Pagnoncini e Spinadascio, non è più stato onorato con una simile presidenza. E con molta modestia e forti di questa buona ragione abbiamo osato proporre la nostra candidatura, comunque poi prontamente contestata. Abbiamo perso con un secco 7 a 9. I commenti sono superflui.
Noi abbiamo accettato con altrettanta umiltà l’ennesima sconfitta, anche se un tantino di orgoglio lo proviamo, e cioè per aver saputo creare un piccolo dibattito in merito e aver dimostrato attenzione anche alle frazioni meno considerate.

Domanda no. 2 – Nelle commissioni devono poter partecipare con il loro contributo di idee e di proposte (pure in un rapporto di minoranza) tutte le correnti presenti in loco oppure solo quelle ammesse di volta in volta dalla maggioranza?

Possibile risposta – A noi sembra più che scontato che un contributo pluralista di idee potrebbe portare molto più in là delle solite decisioni dettate da interessi di parte. E in fatto di elezioni manovrate dall’attuale maggioranza la realtà è ora sotto gli occhi di tutti.
Chiariamo a tal proposito subito una cosa. Il MPU non è mai stato eletto in nessuna commissione 2008, benché abbia ritenuto civicamente doveroso proporsi per una sua rappresentanza nella commissione per la revisione della costituzione comunale (dove la presenza di tutti era auspicabile sotto ogni punto di vista; infatti si tratta della carta costituzionale), per la legge sulla promozione della gioventù (dove gli insegnanti si sentono sempre coinvolti), per la legge sulla cultura (dove la nostra attenzione è particolare perché in questo ambito c’è ancora molto da fare), per il consiglio di fondazione dell’OSS (dove l’aspetto sociale è una delle nostre priorità).
Anche in questi casi abbiamo sempre perso per 7 a 9, rispettivamente a 8. Sì, perché anche colui o colei – IIP o liberale che sia – viene sempre ammesso con grande prudenza e secondo un calcolo ben preciso (quasi umiliante), cioè si deve accontentare di solito di un solo voto PDC, sì, perché gli altri 7 sono di provenienza MPU e IPP (e questo voto gratificante in più non ci è dato di sapere da chi viene espresso, forse dal capo).

Domanda no. 3 – Ma il MPU (unitamente a tutta l’opposizione) è poi così ostruzionista e disfattista come vien dato da intendere?

Possibile risposta – Certo che no. Per tutti gli oggetti legislativi e simili in votazione nel corso del 2008, da parte del MPU c’è stata solo un’astensione e nessun voto contrario a quanto proposto. E questo per convinzione e un po’ per rassegnazione in attesa di tempi migliori. Noi ci siamo dati da fare a proporre i nostri emendamenti, a vedere le problematiche anche da altre angolazioni. Ad esempio, per la Valle di Campo abbiamo detto subito che la proposta del CC serve più al turismo che alla salvaguardia della valle stessa e al riconoscimento dei legittimi diritti dei proprietari di immobili; per l’Abrüsu volevamo che fosse ammesso solo il deposito di materiale di provenienza locale; ci siamo opposti all’aumento del tasso fiscale sugli immobili; ci siamo impegnati in favore della realizzazione del marciapiede in zona Pru Là in quel di Le Prese; abbiamo chiesto l’acquisto di un terreno pure a Le Prese ma non abbiamo più sentito niente; abbiamo perorato per la realizzazione del teleriscaldamento; abbiamo chiesto anche le zone 30 nelle frazioni e non solo al Borgo; volevamo fra altro un articoletto nella legge sui pascoli che proibisse di fissare isolatori sulle piante; abbiamo contestato le modine in zona Villa Lardi; ci siamo chiesti cosa succederà con l’Albergo Le Prese; abbiamo sostenuto la dotazione di veicoli idonei per gli impiegati comunali; abbiamo sostenuto i posti di lavoro del Comune; abbiamo contestato la presa di posizione del CC rispetto alla legge sui funghi; abbiamo contestato la tassa d’attracco per le barche; abbiamo proposto di erigere dei guard-rail appropriati lungo la pericolosa curva di Millemorti (prima che capiti l’infortunio che smuove poi chi di dovere); abbiamo preso conoscenza della sentenza in merito al contenzioso rispetto alla zona IP a Le Prese; ci siamo impegnati per un giusto rimborso per scolari domiciliati fuori dal comune; abbiamo chiesto ed ottenuto che si parlasse almeno una volta della problematica ambientale a Li Geri; a tal proposito ci siamo opposti a nuove costruzioni in detta zona; ci siamo chiesti cosa stia succedendo (cioè finora nulla) in zona Botul; abbiamo chiesto a gran voce che si faccia qualcosa di concreto per salvaguardare la vita degli scolari in quel di San Carlo durante i soliti mesi di traffico insensato; abbiamo chiesto e non ottenuto la possibilità di parlare delle migliorie ambientali proposte dal Fondo Ecologico della RE; ci siamo dati da fare per contrastare la chiusura degli uffici postali di Li Curt e San Carlo; a tal proposito abbiamo lottato un’ora e un quarto per aggiungere alla lettera da spedire alle Poste una semplice frase, e cioè che il CC era contrario a detta chiusura; ci siamo impegnati ad informare di più la popolazione; abbiamo condiviso le proposte dell’IPP. E così via.


Le domande e le risposte sarebbero ancora innumerevoli. Ma le porranno e le daranno altri articolisti a cui sta pure a cuore il bene del nostro comune e meno quello delle maggioranze.

Abbiamo sempre detto la nostra, possibilmente in modo costruttivo e di proposito al di sopra dei soliti interessi di parte. Il nostro modo di fare politica non è contro qualcuno o qualcosa, bensì in favore del bene comune. In questo contesto non conosciamo avversari ma solo amici con cui collaborare. E questo sia l’auspicio per l’anno venturo.

Cogliamo pure l’occasione per augurare Buon Natale e un sereno Anno Nuovo a tutti, indistintamente!

Redatto da Il gruppo di coordinamento MPU – arkus.raselli@bluewin.ch