Una Filarmonica Avvenire in grande spolvero
La Filarmonica Avvenire di Brusio, con il maestro Giovanni Sanvito alla bacchetta, é stata la degna protagonista dei due concerti di fine anno, tenutisi in prima serata sabato 27 dicembre nella palestra di San Carlo e domenica 28 dicembre nella Chiesa di Campocologno.
Il pubblico accorso, folto ed entusiasta, si è lasciato trasportare attorno al globo, volando fra emozioni e situazioni sempre nuove. Il brioso brano d’apertura, “Rubios”, il cui titolo altro non è che un anagramma del toponimo “Brusio”, è opera del direttore Giovanni Sanvito, che l’ha creato su misura per la sua banda. Con “The Camelot chronicles” di Philip Sparke, la Filarmonica dipinge diverse scene del mito di re Artù: il castello in toni marziali, le variazioni cromatiche del mago Merlino con le sue pozioni, il fiero Lancillotto, la tenera Ginevra, i trionfanti cavalieri della Tavola Rotonda.
Gli spettatori sono poi rapiti oltre oceano, per visitare, con “Dakota” di Jakob de Haan, gli indiani e il loro Grande Spirito, per partecipare ad un’emozionante caccia al bisonte e poi fumare tranquillamente la pipa.
Segue un adattamento per orchestra del celeberrimo brano pop “Go west”, reso famoso nel 1992 dal gruppo dei “The pet shop boys”. L’ultimo pezzo in programma è la colonna sonora del film “Pirates of the Caribbean”, di Klaus Badelt, che coinvolge soprattutto i più giovani.
Gli applausi scrosciano insistenti e la Filarmonica è costretta a concedere due bis, per poi congedarsi e augurare all’affezionato pubblico un buon 2009. Alla Filarmonica ed al suo direttore, oltre ad un caloroso ringraziamento per il regalo che ci hanno fatto, sono dovuti i complimenti per il loro grande impegno e per l’ottima qualità della musica che sempre sanno farci apprezzare.
Redatto da Caterina Zanolari – cate@romandie.com