Terra e nuvole
Contrariamente a quello che succede a tanti poeti moderni, Rodolfo Fasani é un autore che non ha perso il contatto con la realtà umile e con i sentimenti elementari dell’uomo, dove insieme a tanta bellezza si trova anche la verità e la bontà . Dopo due precedenti raccolte, ne abbiamo la conferma anche in Terra e nuvole, Edizioni Casagrande, Bellinzona dicembre 2008.
Questa realtà è espressa nel titolo fortemente simbolico: Terra e nuvole. La terra indica la realtà del nostro mondo, la dimensione concreta e materiale della nostra esistenza. Ma al di sopra di essa c’è il cielo che le montagne ci mostrano con la loro spinta ascensionale, il cielo con la sua luce, il sole, le stelle e la luna, che ci fa sognare, desiderare, anelare. È il luogo dei nostri sentimenti, desideri, ideali che si elevano spesso ad altezze eccelse, ma spesso sono oscurati dalle nuvole. La terra è in primo luogo il nostro mondo alpino, (Un volto una vita, Luna, Stella Alpina, Caccia a se stessi…Natale). La terra è pure il grande mondo, il mare, la città d’arte e di cultura, che offrono distensione ed evasione gratificante quando sono riscattati dal vero amore. Allora persino la sabbia, i pezzi di legno e di radici, i palpiti dell’aria, possono diventari messaggeri di poesia “poeti visionari” (Orme, Neve, Parigi,). Ma non mancano le nuvole che offuscano la luce dei buoni sentimenti (Fiori sciupati, Male del secolo). Fra questi due poli, fra la realtà della terra immobile e quella del cielo con le sue luci e le sue nuvole vaganti, scocca la scintilla dell’accensione lirica, che non di rado sfocia in una preghiera o in una denuncia.
La poesia di Rodolfo Fasani è autentica non solo per i contenuti ma anche per le sue caratteristiche formali. Il tono è volutamente discorsivo, i versi sono liberi e rifuggono dai ritmi facili e da ogni fumosità. Quelli brevi, per lo più quaternari, si alternano a versi più o meno lunghi che possono raggiungere le venti sillabe, seguendo non un ritmo prefissato ma una necessità interiore. E in ogni lirica si scoprono delle vere perle: analogie, metafore, similitudini, sinestesie, spesso sottolineate da sapienti allitterazioni e paronomasie, sulle quali il lettore non può fare a meno di fermarsi per apprezzarle e goderle. Il mondo contadino appare come “un’isola di falce e di fieno”, il contadino stesso come un monumento ieratico, “un’orazione immersa in una quiete totale”; la stella alpina diventa “vellutato silenzio”; l’incontro con un’estranea “è un solo sfiorarsi come un soffio di vento”. Figure bellissime che lasciamo al lettore il piacere di scoprire.
La raccolta contiene 14 liriche in italiano, 14 come i giorni di una lunazione, numero simbolico che potrebbe significare adesione cosciente ai ritmi della natura. Esse sono seguite da sei componimenti in dialetto, traduzioni da poesie in lingua. Un volto una vita diventa Una faza una vita. Tutte sono abbinate a una fotografia particolarmente suggestiva di autori nostrani (Arno Mainetti, Claude Morerod, Mirko Priuli, Alessandra Rime, Paolo Cereghetti, Ivano e Rodolfo Fasani). Immagini con sovrimpresso un distico tratto dal componimento illustrato, che invita all’approfondimento e alla meditazione. Solo l’ultima poesia in dialetto, anziché essere illustrata da un’opera grafica è corredata della composizione musicale del musicista Benedetto Faillaci.
Nella sua poesia Rodolfo Fasani non cerca folgorazioni e rivelazioni arcane, non paradisi artificiali, rifugge dallo scandalo e dalla provocazione tanto di moda oggi nell’arte. E proprio per questo si legge volentieri. Con la sua morale dà conforto e fiducia. Dà un senso di sicurezza, un po’ come le nostre modeste banche rurali e cantonali di fronte alle grandi banche mondiali.
Redatto da Massimo Lardi – lardimassimo@bluewin.ch