A Poschiavo governano i politici o i tecnocrati?

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A Poschiavo governano i politici o i tecnocrati?

Nel corso dell’assemblea straordinaria del movimento Insieme per Poschiavo la discussione si è spostata sulla revisione della Costituzione comunale, tema che sarà trattato prossimamente in Parlamento.

Dopo aver considerato gli aspetti costituzionali già sollevati e pubblicati nell’ultimo articolo IPP, (accorpare le elezioni delle Autorità comunali, adattare le competenze finanziarie del Consiglio e della Giunta ecc.) la discussione si è incentrata su alcuni articoli del Regolamento del Consiglio comunale, modificati dalla Giunta il 22 gennaio 2007, che risultano essere anticostituzionali.

La Costituzione comunale sancisce:
Articolo 17
Il Podestà convoca e presiede le sedute del Consiglio comunale; le trattande vanno fissate in collaborazione con i Capidipartimento.

Il Cancelliere o il suo supplente assiste alle sedute del Consiglio comunale con voto consultivo.

Gli articoli del Regolamento del Consiglio non conformi alla costituzione sono i seguenti:
Articolo 1

Le sedute del Consiglio comunale si effettuano a porte chiuse alla presenza dei membri della Direzione comunale (responsabile amministrativo, finanziario e tecnico).
-Articolo 2

Il Podestà presiede le sedute del Consiglio comunale.
Egli prepara con il Cancelliere e gli altri membri della Direzione l’ordine del giorno, le relative trattande, precedentemente elaborate dai Capidipartimento in collaborazione con la Direzione, la rispettiva documentazione e dirige i lavori del Consiglio comunale.
-Articolo 12

La Cancelleria comunale prepara in collaborazione con il Podestà e gli altri membri della Direzione la documentazione per le decisioni politiche ed amministrative dell’Esecutivo.

Il movimento IPP è stato il promotore della creazione dei Dipartimenti in ambito comunale con a capo dei responsabili politici in grado di aggiungere competenze e professionalità attraverso delle conoscenze specifiche nel proprio dipartimento. L’idea di fondo è stata quella di suddividere i compiti fra i Capidipartimento e di creare un Consiglio quale gremio politico decisionale, evitando di accentrare il potere sull’unica figura del Podestà.

L’IPP ha pure sostenuto la riorganizzazione comunale e la creazione della Direzione, nella convinzione che un’organizzazione moderna del lavoro deve essere efficiente, coordinata e verificabile da parte dei responsabili politici eletti dal popolo.

Le riforme proposte hanno richiesto delle modifiche e la transizione da un sistema all’altro è avvenuta in modo graduale. Secondo noi è mancata una visione d’insieme ed è necessario ora apportare delle correzioni nel rispetto della Costituzione attualmente in vigore.

Da quando si è introdotta la Direzione si pone un problema di equilibrio fra la sfera politica strategica e quella amministrativa operativa.

Il Consiglio eletto dal popolo deve assumersi pienamente la responsabilità decisionale politica, mentre la Direzione comunale ha il compito su incarico del Consiglio e dei Capidipartimento di preparare gli atti e gli incartamenti e di fare delle proposte all’indirizzo delle Autorità. Il Consiglio deve poter decidere liberamente, senza condizionamenti, utilizzando i dati forniti dalla Direzione.

Secondo la prassi che si è instaurata dopo il cambiamento del Regolamento votato dalla Giunta la Direzione (il cancelliere, i responsabili tecnici fondovalle e montagna, il responsabile finanziario) è presente per tutta la durata della seduta del Consiglio comunale. Assieme ai cinque Consiglieri comunali siedono quattro membri della Direzione con voto consultivo e delle competenze specifiche.

Da parte nostra riteniamo che sia da riequilibrare la situazione e a parte il Cancelliere gli altri membri della Direzione dovrebbero essere presenti alle sedute del Consiglio solo per gli affari che li concernono. Inoltre le trattande dell’ordine del giorno dovrebbero essere allestite dal Podestà e dai Capidipartimento in collaborazione con la Direzione, la Direzione infatti è subordinata al Consiglio comunale e non viceversa. E la documentazione per le decisioni politiche ed amministrative dell’Esecutivo devono essere preparate dalla Cancelleria in collaborazione con il Podestà.

L’IPP inoltrerà prossimamente una mozione in Giunta chiedendo di modificare i tre articoli del Regolamento comunale nel rispetto della Costituzione in vigore.

Il movimento IPP auspica che nella procedura di revisione della Costituzione comunale, oltre al gruppo di lavoro incaricato dalla Giunta, siano coinvolti per una consultazione tutti i partiti politici valligiani.

Redatto da Comitato Insieme Per Poschiavo – renato.isepponi@bluewin.ch