Si vola su lame da nulla in riva al lago
Sono andato mesi fa a vedere un mito. Era una sera di febbraio e alle spalle avevo un po’ di chilometri. Sono andato all’Hallenstadion di Zurigo. Il mito era Stéphane Lambiel. Beh, che dire. Uno per capirlo lo deve vedere dal vivo sul ghiaccio; sembra arrivato da un altro pianeta.
Poi, in una calda domenica di marzo, vicino a casa vado ad incontrare le nostre piccole speranze del pattinaggio. Sono solo ragazze. Già perché pare che alle nostre latitudini il pattinaggio sia solo per femminucce.
Sulle gradinate c’è il pubblico delle grandi occasioni: nonni, zii, cugini, papà e mamme. Hanno tutti al collo la macchina fotografica. Il momento deve trovare il suo spazio nell’album dei ricordi.
Lo scenario è da giornata indimenticabile. Il vento snervante dei giorni scorsi si è rintanato e ha lasciato il campo a un cielo cobalto e a uno splendido sole primaverile.
Ci sono loro, le bambine e ragazze del gruppo di pattinaggio di Poschiavo, il gruppo Ice Sport Varese e Diana Pedretti.
Dapprincipio arrivano le nostre. Si presentano alternandosi: prima il gruppo delle bambine poi quello delle grandi. Si esibiscono in alcuni esercizi coreografici sulle musiche dello Zecchino d’Oro piuttosto che degli Abba. Si muovono su lame da nulla e mostrano alcune figure: passetti, trottole, cerchi… Dagli spalti gremiti fioccano applausi convinti.
Provo un grande piacere a lavorare con i giovani. In Valposchiavo ho trovato le condizioni ideali per farlo e quindi sarò felice di poter collaborare anche il prossimo anno con l’Hockey Club Poschiavo.
Redatto da Luca Beti – luca.beti@bluewin.ch