Les jeux sont faits! Tuttavia…

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Les jeux sont faits! Tuttavia…

Continuano le avventure del Sciur Pibin proposte da Dino Beti di Panisc, che riceviamo e pubblichiamo.

La Redazione

Valposchiavo A.D. 2030

Davvero curioso l’impatto avuto sui Pippi da quei 38 centesimi che completavano il costo calcolato dal Sciur Pibin per il progetto «langégar / plus»! Nemmeno lui aveva presentito un simile effetto. Lui aveva evidenziato quelle 38 briciole per nient’altro che per comprovare l’assoluta esattezza dei suoi calcoli della quale era palesemente fiero. Così facendo aveva invece dato adito a quella ridicola disputa fra i Pippi sui due chili di Amsterdamer, diritto ancestrale del Fant e vera origine dei 38 centesimi. Se lo avesse sospettato forse avrebbe preferito presentare il costo con una cifra tonda.

Ormai era troppo tardi. I Pippi stavano dibattendo sul pro e il contro di mantenere al prossimo Fant quello strano diritto. E vi si accanivano, come facevano sempre in quei loro dibattiti che il maligno Sciur Pibin derideva chiamandoli dispute sul «sesso degli angeli».

«Come mai il Presidente non ha ripreso tempestivamente le cose in mano», si meraviglia Brocha, «dando un’energica scampanellata per arrestare la controversia dei Pippi?»

«Figuriamoci!» gli do da considerare. «Se il Guedali fosse intervenuto col campanello, sarebbe apparso come un povero sbadato che si lascia cogliere di sorpresa da chiunque vuole turbare i lavori della Giunta. Avrebbe fatto vergognare i Compatti per aver portato alla presidenza un loro membro incapace di assumerne la alta carica. Inconcepibile!»

«Ma allora», insiste il mio amico, «perché al Sciur Pibin non ha richiesto al Presidente di stoppare quel torrente di parole che non coinvolgeva solo i Pippi, ma travolgeva pure la Giunta intera?»

«Di certo non si è mai saputo», gli dico. «Persino i deputati Compatti rimasero esterrefatti di quell’insolita mansuetudine del loro CEO. Ma date le imperative istruzioni ricevute dal curiasco Mondovi, presidente dei Compatti, nessuno volle scottarsi immischiandosi in quel garbuglio!»

Fatto sta che né il Guedali né al Sciur Pibin mossero un dito per chiudere il becco agli scatenati Pippi. Sembra piuttosto che al Sciur Pibin, mandata giù l’offesa al suo amor proprio, pacandosi abbia teso un orecchio sempre più attento ad ogni frase dei Pippi. A tal punto che, con la sua memoria di elefante permaloso, ne ritenne i più orripilanti argomenti addotti. In seguito non si privò di spacciarli e addirittura sparpagliarli per ridicolizzare i suoi avversari. Ed è così che, nel mio anno poschiavino 2006, ne sono venuto a conoscenza. Fra quelli ne spiccavano un paio per la perspicacia dell’analisi sociale, per la chiaroveggenza delle prospettive comunitarie nonché per l’evidenza politicante dei Pippi.

Come di solito ne avevo preso appunti su uno dei miei foglietti dal quale ora li leggo al mio amico che ride sotto i baffi: Terribilini il buon samaritano «protesta: con costi galoppanti salute, Comune non deve invogliare al tabagismo anche nuovo fant». Kusa, fumatore incallito, «difende sacrosanta libertà personale, di conseguenza inalienabile diritto fant a suoi chili Amsterdamer, libero accettarli o rifiutarli». Tomatis, esimio economo, «suggerisce fornire tabacco miglior mercato per alleviare costo posto fant». Tociorena, egualitarista sociale, «propone gratificare tutti impiegati comunali, anche donne, con uguale quantità tabacco pipa». Anzon el latifundista de Prulasco «perora reintrodurre cultura tabacco in Valle, e sviluppare questa alternativa a pecore, asini, carne, biolatte e saraceno». Lucciolo «spolmonasi in difesa tradizione: fant con pipa in bocca irradia pace, benessere, riflette immagine pubblicitaria attraente per promozione turistica!»

Grantuci, il luogotenente, abituato a queste diatribe dei Pippi suoi commilitoni, rimase nel suo angolo, imperterrito ma intrigato dall’inusitata passività del CEO. Ne dedusse che l’astuto Sciur Pibin doveva sapersi sicuro del suo colpo. E così era. I giochi erano fatti, ma… (continua)

Redatto da Dino Beti di Panìsc – dino.beti@bluewin.ch