La forza delle emozioni

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La forza delle emozioni

È molto recente l’interesse che la psicologia sta rivolgendo al riconoscimento del ruolo del sentimento nel pensiero, al potere delle emozioni nella vita mentale. Intelligenza emotiva contrapposta all’intelligenza cognitiva, classica; quella che per definizione viene rilevata dal Q.I., quoziente intellettivo, quello che nella vita, anche scolastica, spesso discrimina le competenze di ciascuno.

Daniel Goleman è uno dei più rinomati psicologi contemporanei, nato nel 1946, laureatosi ad Harvard e specializzato in psicologia clinica e sviluppo delle personalità. Nuove prospettive, dunque, nel suo La natura dell’intelligenza emotiva, edizioni BUR (una raccolta di brani tratti dalla sua opera “Intelligenza emotiva”) e testi molto discorsivi, nonostante i temi. Un approccio, il mio, da semplice appassionata dell’argomento, priva di alcuna formazione specifica.

L’intelligenza emotiva è la capacità di controllare i propri sentimenti, di leggere quelli degli altri, di trattarli efficacemente, di essere empatici: possedere un’autoconsapevolezza delle proprie emozioni per essere, poi, in grado di sentire come si sentono gli altri. Tenendo sempre conto che, spesso, le emozioni non vengono verbalizzate, ma vanno colte dal tono di voce, dai gesti, dalle espressioni del viso.

Certo, occorre una predisposizione personale, ma le capacità emozionali possono essere affinate e soprattutto insegnate ai bambini, affinché abbiano maggiori probabilità di saper esercitare un certo controllo sulla loro vita emotiva, aiutandoli a identificare e coltivare le loro competenze e i loro talenti naturali. Perché con la continua attenzione ai propri stati interiori, conoscendo le proprie emozioni, controllandole, automotivandosi, riconoscendo le emozioni altrui e sapendole gestire, si può vivere più contenti.

Clara Siccardi

Redatto da Il Bernina – redazione@ilbernina.ch