Quello che c’é ancora da dire… e da sapere!

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Quello che c’é ancora da dire… e da sapere!

Ritenendo afone le sedute di Giunta (cioè prive di vibrazioni laringee), il pregiato collaboratore del giornale on-line della Valposchiavo ha giustamente messo il dito nella piaga che dissangua il confronto politico in tale consesso…, e non solo. Infatti in Giunta tacere è ormai assurto a virtù. Virtuoso è chi non parla, e qualora capitasse a un parlamentare di voler dire la sua, sarebbe molto meglio se parlasse possibilmente poco. In poche parole, deve essere molto breve, anzi, conciso! O è addirittura meglio se non dice niente affatto. Tanto agli effetti pratici delle votazioni contano solo i numeri. E quelli la maggioranza li ha. Di solito nove contro sette.
E come votare si sa già prima di riunirsi in seduta. A meno che qualcuno sia dimentico degli ordini di scuderia. E chi ha poi così tanto coraggio da disobbedire? Quindi poco importa parlare, dirà qualcuno. Semmai occorre correggere i numeri. Almeno in un prossimo futuro. E sarebbe già un bel passo avanti.

Noi per il momento ci accontentiamo di parlare tanto almeno attraverso le due testate locali, le quali danno generosamente e giustamente spazio e voce a chiunque. Non è questa la vera libertà di stampa?

E anche in coda a questa seduta e a quanto è stato pubblicato dalle autorità e dai media valligiani, abbiamo ancora qualcosa da dire. O meglio, da far sapere.

Questo non da ultimo per non far fare precocemente ad altri nostri interessi vitali locali l’indegna fine degli uffici postali di Li Curt e di San Carlo.

Redatto da Il gruppo di coordinamento MPU – arkus.raselli@bluewin.ch