335 vasche da bagno al secondo: ambizioso progetto di RE
Che ci fosse in ballo un annuncio importante lo si sentiva nell’aria. Un invito alla popolazione valposchiavina il giorno prima della conferenza stampa ufficiale a Coira non giunge a caso. Martedì sera la palestra al Borgo é occupata fino all’ultima sedia; la lista dei relatori é ricca e promette scintille. Qualche parola di saluto, una breve introduzione e poi ecco l’atteso annuncio: Rätia Energie abbandona il “progetto di concessione 95” e punta su una centrale ad accumulazione da 1000 MW con sistema di pompaggio tra il Lago Bianco e il Lago di Poschiavo; un progetto da 1,5 miliardi di franchi.
“È una serata molto importante per la nostra valle”, esordisce il podestà Tino Zanetti. “È un progetto di importanza massima per Rätia Energie, ma è anche un’opportunità per il futuro della regione”, gli fa eco il direttore di RE Kurt Bobst. Si apre quindi una nuova pagina nella delicata storia iniziata nel 1997, quando la popolazione dei comuni di Poschiavo e Pontresina approvò il “progetto di concessione 95”. In seguito al via libera da parte del Tribunale amministrativo del Cantone dei Grigioni, Pro Natura, il WWF e la Fondazione svizzera della Greina avevano presentato ricorso al Tribunale federale. Le organizzazioni ambientaliste criticavano in particolare le previste variazioni del volume dell’acqua e i deflussi minimi nel Poschiavino, considerati non sostenibili per la natura.
Nel mese di gennaio le parti coinvolte avevano deciso di sospendere sino a fine maggio 2009 la procedura aperta presso il Tribunale federale e di avviare i colloqui in cerca di alternative in grado di soddisfare sia le richieste dei ricorrenti, sia gli interessi dell’azienda idroelettrica. Nel corso di una decina di incontri, un gruppo di lavoro congiunto ha elaborato uno studio di fattibilità.
Le associazioni ambientaliste si sono dette soddisfatte della proposta, che presenta numerosi vantaggi rispetto al progetto a cui si erano opposte. Secondo Luca Vetterli, di Pro Natura, un possibile argomento delicato sarà la rivitalizzazione del Poschiavino, perché richiederà terreno agli agricoltori. Soddisfazione è stata espressa anche dai rappresentanti della Fondazione svizzera della Greina, del WWF e della Federazione dei pescatori grigionesi. Finché non conosceremo i dettagli esatti del progetto – ha però avvertito Anita Mazzetta, del WWF Grigioni – non abbasseremo la guardia.
Redatto da Gianluca Olgiati – gianlucaolgiati@hotmail.com