Caseificio Valposchiavo: progetta il futuro
Quasi ogni sera ce lo ritroviamo in tavola: è il formaggio del Caseificio Valposchiavo. È un prodotto di qualità della nostra terra. Negli anni è riuscito a inserirsi con intelligenza, caparbietà e lungimiranza nella nicchia del mercato biologico – così vengono chiamati quegli spazi lasciati liberi dalla concorrenza.
In passato così come oggi è indubbiamente difficile farsi buoni veggenti del futuro. Il produttori di latte della Valposchiavo ci sono riusciti percorrendo prima di altri la strada della produzione biologica -era il lontano 1988. Sono stati i precursori di questo marchio di qualità e da anni stanno raccogliendo i frutti dei loro lavoro.
In questo momento pare siano vittime del loro successo. Infatti la richiesta del formaggio marca Caseificio Valposchiavo è riuscito negli anni a ritagliarsi una fetta sempre più grande sul mercato elvetico e ciò ha obbligato, anche nel corso dell’anno scorso, a far capo a latte biologico non indigeno, importato dalla vicina Engadina. Lo stabile attuale inoltre, inaugurato 21 anni fa, non rispecchia più le esigenze attuali della lavorazione del latte. Questi i motivi che obbligano di nuovo il ceto agricolo ad un altro giro di boa, capace, si spera, di consegnare alle generazioni future di giovani contadini un settore sano e al passo con i tempi.
Si deve dare inizio alla costruzione di un nuovo caseificio.
È stato questo il tema di spicco dell’assemblea ordinaria del Caseificio Valposchiavo tenutasi venerdì 31 maggio 2009 presso il Ristorante Crameri a San Carlo.
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Redatto da Luca Beti – luca.beti@bluewin.ch